“Spiace che Calenda, claudicante stampella del Governo, non abbia ancora capito che il problema non sono le consulenze con gli Stati stranieri, argomento che non è inserito nella legge ad personam contro Renzi. Evidentemente Calenda non ha letto nemmeno la legge della sua amata Giorgia Meloni che tanto ammira. In compenso torniamo a chiedere a Carlo Calenda se intende pubblicare la dichiarazione patrimoniale anche di tutta la sua famiglia e se ritiene accettabile che ci siano parlamentari i cui congiunti o affini abbiano partecipazioni in banche situate fuori dall’Unione Europea. Italia Viva è pronta: perché Calenda no?”. Così, in una nota, Raffaella Paita, presidente del gruppo Italia Viva al Senato. (AGI)
COM/CNT