“Italia Viva ha deciso di non partecipare al voto sulla vicenda Open Arms: ci rimettiamo dunque all’aula. Non c’è stata a nostro parere un’istruttoria seria, cosi’ come avevamo richiesto sia in questo caso che nella precedente vicenda Gregoretti: era necessario ricevere indicazioni sui rischi reali di terrorismo e sullo stato di salute riguardo alle imbarcazioni bloccate in mare dall’ex ministro dell’Interno, che non sono arrivate”. Cosi’ il capogruppo di Italia viva in Giunta per le autorizzazioni del Senato Francesco Bonifazi.
“La motivazione principale per cui Italia Viva decide di non partecipare al voto – spiega il parlamentare di Iv – di risiede pero’ nel fatto che, dal complesso della documentazione prodotta, non sembrerebbe emergere l’esclusiva riferibilità all’ex Ministro dell’Interno dei fatti contestati. Diversamente, pare che le determinazioni assunte da quest’ultimo abbiano sempre incontrato, direttamente o indirettamente, l’avallo governativo. Numerosi sono dunque i dubbi che ancora oggi residuano in riferimento al caso Open Arms. Sarebbe stato opportuno che tali incertezze venissero chiarite mediante un’attività istruttoria ulteriore. Dunque, allo stato dell’arte, Italia Viva, coerentemente con le posizioni tenute nelle precedenti votazioni, ed in mancanza degli elementi istruttori richiesti, decide di non partecipare al voto”, conclude.
La Giunta per le immunità del Senato deciderà sulla richiesta dei magistrati siciliani di rinviare a giudizio Salvini. Il primo verdetto è atteso per la mattinata. La seduta dell’organismo presieduto da Maurizio Gasparri è iniziata pochi minuti dopo le 9. Il pronostico è a favore dell’ex ministro dell’Interno.
Contro il processo si esprimeranno i cinque senatori della Lega, i quattro di Forza Italia, Alberto Balboni di Fratelli d’Italia, Meinhard Durnwalder delle Autonomie e – probabilmente – l’ex M5s Mario Giarrusso. In senso positivo si dovrebbero invece pronunciare Anna Rossomando del Pd, Pietro Grasso di Leu, Gregorio de Falco del Misto, i tre rappresentanti di Italia viva e i cinque del Movimento 5 stelle. Tra questi, Alessandra Ricciardi potrebbe pero’ votare in dissenso dal gruppo. A conti fatti, la votazione dovrebbe finire 13 a 10 in favore di Salvini (12 a 11 se la senatrice Ricciardi dovesse votare come i suoi colleghi di partito). Comunque andrà a finire oggi, sarà l’Aula entro un mese a dire l’ultima parola.
“L’Aula mi manderà in tribunale. Conte sapeva e io rifarei tutto. Comunque finisca, poi l’aula mi manderà a processo, ma solo me, vogliono processare. Intendiamoci, io le responsabilità me le assumo tutte e anche di più”, ha dichiarato il leader leghista in un retroscena ricostruito dal Corriere della Sera. Secondo il giornale, per Salvini “una ong spagnola, nonostante un porto sicuro in Spagna, ha portato i migranti in Italia. Io ho difeso – dice l’ex ministro dell’Interno del governo gialloverde – la sovranità, la sicurezza, l’onore e la dignità italiani. E rifarei tutto quanto” giura. Tanto più che, si chiede, “come è possibile processarmi per una vicenda in cui il presidente del Consiglio era perfettamente al corrente di tutto? In cui è chiaro che lui avrebbe potuto intervenire in qualsiasi momento?” Salvini si sente poi sotto attacco da parte di una magistratura in cui ci sono procuratori che avrebbero teorizzato “Il darmi in testa senza che nessuno si sia sentito in dovere di dire una parola o alzare il ditino, di solito con me sempre pronto”.
Vedi: Open Arms, Italia Viva non parteciperà al voto su Salvini
Fonte: politica agi