Type to search

Onu: Consiglio su Trattato contro criminalità informatica

Share

Gli stati membri delle Nazioni Unite si incontreranno lunedì per esaminare la bozza di trattato nternazionale per combattere la criminalità informatica, criticato sia dai difensori dei diritti umani che dalle grandi aziende tecnologiche. Questa futura “Convenzione delle Nazioni Unite contro la criminalità informatica” nasce da un’iniziativa della Russia che nel 2017 ha inviato al Segretario Generale delle Nazioni Unite una lettera contenente un progetto di trattato in questo ambito. Due anni dopo, nonostante l’opposizione soprattutto degli Stati Uniti e degli europei, l’Assemblea generale delle Nazioni Unite ha istituito un comitato intergovernativo incaricato di elaborare il testo. Dopo sette sessioni di negoziati, piovono critiche sulla bozza che dovrebbe essere sottoposta all’approvazione degli Stati membri. Se l’ultima versione “include alcuni miglioramenti”, l’Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i diritti umani “rimane preoccupato per le lacune significative, con molte clausole che non rispettano gli standard internazionali sui diritti umani”. “Queste sono particolarmente problematiche nel contesto del già ampio utilizzo delle leggi esistenti sulla criminalità informatica in alcune giurisdizioni per limitare eccessivamente la libertà di espressione, prendere di mira le voci dissenzienti e interferire arbitrariamente con la privacy e l’anonimato delle comunicazioni”, scrive l’organismo delle Nazioni Unite un documento presentato alle delegazioni. La bozza del testo mira a “combattere più efficacemente la criminalità informatica” e a rafforzare la cooperazione internazionale in questo settore, citando in particolare la pornografia infantile o il riciclaggio di denaro. Ma i contestatori denunciano una portata molto più ampia, troppo ampia, che si riflette nel sottotitolo “reati commessi mediante sistemi di informazione e comunicazione”. Il testo potrebbe obbligare le autorità dei Paesi firmatari a “facilitare le indagini legate all’omosessualità, alla critica contro un governo, al giornalismo investigativo, alla partecipazione a manifestazioni o alla segnalazione di informatori dal momento in cui” Il reato è punibile con quattro anni di reclusione o più secondo le leggi nazionali del paese che lo richiede”, ha denunciato il capo della Ong Human Rights Watch, Tirana Hassan. “Non dovremmo commettere errori, il trattato presentato all’Onu per l’adozione in realtà non è affatto un trattato contro la criminalità informatica, assomiglia piuttosto a un trattato sulla sorveglianza globale”, ha detto alla stampa. Posizione condivisa anche da grandi aziende tecnologiche, come Microsoft, che afferma di preferire “nessun accordo piuttosto che un cattivo accordo”. La Russia, invece, ha difeso il testo. “Un’attenzione eccessiva alle disposizioni della convenzione sui diritti umani danneggerà in modo significativo la cooperazione internazionale e di fatto bloccherà il lavoro sulla cooperazione tra le forze dell’ordine statali”, ha scritto la delegazione russa, accusando gli occidentali di usare questo argomento per “politicizzare le discussioni”. (AGI)