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Omicidio davanti discoteca, gip ordina arresto di un diciottenne

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Il Gip del tribunale dei minorenni di Palermo Nicola Aiello ha ordinato il trasferimento in carcere, dalla comunità in cui si trovava, del diciottenne coinvolto nella morte di Francesco Bacchi, di Partinico (Palermo) ucciso all’età di 19 anni a calci e pugni il 14 gennaio scorso, di fronte alla discoteca Medusa di Balestrate (Palermo).
Il giovane, C.L. le sue iniziali, minorenne all’epoca dei fatti, rispondeva solo di rissa aggravata ma ora è accusato di omicidio preterintenzionale come il maggiorenne già arrestato (e in atto ai domiciliari), Andrea Cangemi, di 21 anni. Nei giorni scorsi la Procura dei minori aveva modificato l’imputazione nei confronti di C.L., chiedendo anche l’aggravamento della misura cautelare: l’ufficio inquirente aveva ritenuto cioè insufficiente sia la contestazione che la permanenza del giovane in una comunità di Caltanissetta. L’iniziativa era partita dal Gup del tribunale dei minori Maria Pino che, dopo avere respinto in udienza preliminare la richiesta della difesa di messa alla prova per il giovane, aveva restituito gli atti alla Procura, ritenendo necessaria la modifica peggiorativa della contestazione, cosa che il giudice non può fare da sé. In udienza infatti erano stati depositati documenti e video ripresi dalle telecamere di sorveglianza da cui era emerso come C.L. avesse preso alle spalle Bacchi, strattonandolo e facendolo cadere.
Poi Cangemi avrebbe colpito la vittima per due volte, in rapida sequenza, con calci molto forti sferrati all’altezza del torace e del collo: colpi che avrebbero provocato la morte del diciannovenne. Da qui la tesi che il maggiorenne e il minorenne avessero contribuito entrambi all’omicidio preterintenzionale, che finora era stato contestato al solo Cangemi, reo confesso del fatto. (AGI)
PA1/CAU