Almeno una donna su tre nel mondo ha subìto una qualche forma di violenza nella propria vita: a casa, a lavoro, a scuola, in strada.
L’ONU nel 1999 istituì la Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, spronando i governi, le organizzazioni non governative e quelle internazionali a partecipare attivamente dando vita a attività volte a educare su questo argomento che, purtroppo, risulta ancora attualissimo.
Nel mondo si moltiplicano le iniziative in occasione del 25 novembre.
In questi ultimi 10 anni l’Italia ha fatto enormi passi avanti in termini di legislazione per quanto riguarda la violenza di genere.
Ma nei fatti come è la situazione?
Nonostante le leggi ci troviamo di fronte ancora con una mentalità retrograda che concepisce il prossimo come propria proprietà: “la mia…/il mio…”.
Ci troviamo di fronte a forze dell’ordine, soprattutto nei piccoli centri, che davanti ad una richiesta di aiuto immediato non darebbero giusta risposta. Ci troviamo in questo momento di forte crisi economica ancora di più davanti ad una prepotenza e sudditanza economica.
Ben vengano queste giornate di sensibilizzazione forti ma dovremmo educare al rispetto dell’altro e perseverare in tale direzione affinché la violenza, in ogni sua forma e non necessariamente solo fisica, sia solo un brutto capitolo della storia dell’umanità.