La prospettiva della firma di un accordo di cooperazione tra le Isole Cook e la Cina, la prossima settimana, è motivo di “grave preoccupazione” per la Nuova Zelanda. Le Isole Cook “non hanno consultato” Wellington prima di questa mossa, che è “una questione di grande preoccupazione per il governo neozelandese”, ha affermato in una nota un portavoce del ministro degli Esteri neozelandese, Winston Peters. La Nuova Zelanda vorrebbe poter “verificare” se la futura partnership tra Cina e Isole Cook “rappresenti un rischio per i nostri interessi nazionali”, ha insistito la stessa fonte.
Il primo ministro delle Isole Cook, Mark Brown, guiderà una delegazione in Cina a partire da domani per una visita di cinque giorni volta ad “ampliare le opportunità economiche” della nazione del Pacifico meridionale che conta 17 mila abitanti. Lo ha annunciato l’ufficio del premier nei giorni scorsi. “La nostra sovranità e i nostri interessi nazionali restano in primo piano”, ha assicurato Brown.
Le Isole Cook, che dispongono di una vasta Zona economica esclusiva (Zee) nel cuore del Pacifico meridionale, sono legate da un accordo di “libera associazione” con la Nuova Zelanda, che fornisce loro sostegno finanziario e assistenza negli affari esteri e nella difesa. I suoi abitanti godono della cittadinanza neozelandese.
La Cina sta cercando di espandere la propria influenza diplomatica, economica e militare nella regione strategica del Pacifico, sfidando l’influenza storica di Stati Uniti, Nuova Zelanda e Australia. A dicembre, le Isole Cook hanno ospitato il vice ministro degli Esteri cinese, Ma Zhaozu, per discutere del rafforzamento dei legami in settori quali lo sviluppo economico, la sanità, l’istruzione e la risposta al cambiamento climatico. (AGI)
VQV