di Patrizia Orofino
Le dipendenze da sostanze stupefacenti, ha raggiunto negli ultimi anni, picchi preoccupanti che, incidono negativamente, sulla vita di coloro i quali ne fanno uso ed anche delle loro famiglie. L’abuso di crack ha portato le autorità mondiali sia in Europa che, oltre oceano ad attuare normative anti droga non solo per contrastare il traffico e lo spaccio di stupefacenti, ma ponendo obiettivi socio sanitari, volte all’aiuto ed al sostegno di quei casi di dipendenza che, desiderano con aiuti, venire fuori dal tunnel delle droghe. Perchè affrontiamo questo argomento? Esistono vari aspetti: in primis quello medico-scientifico: i report sulle dipendenze, riguardano i danni postumi del consumo di droga ed altre sostanze nocive per la salute. Un’esempio del cambiamento a livello politico internazionale, lo leggiamo nelle dichiarazioni del Senatore del Partito Repubblicano statunitense, Lindsey Graham che, durante una convetion a favore del candidato Presidente, Donald Trump, ha ribadito la volontà di combattere una piaga, (quella della droga) per gli U.S.A. e che, purtroppo si ripercuote sempre più in tutto il mondo:
– “Io penso che, il miglior modo per denunciare il fallimento del governo sulla politica migratoria, è parlare delle donne rapite e uccise. Noi sappiamo che questo è vero”. “ Inoltre sappiamo che, la causa maggiore di morte tra i giovani, è l’intossicazione da Fentanyl, lo psicofarmaco che entra nel nostro Paese dal Messico grazie a un sistema di controllo al confine che non funziona.”- (fonte AGI)
Il Problema dipendenza quindi, è un problema di ordine e sicurezza mondiale. Un passo avanti in casa nostra, è stato fatto recentemente dalla Regione siciliana e dal team di responsabili per la Commissione Salute, rappresentate dal suo Presidente: Giuseppe Laccoto. Abbiamo contattato il Segretario della Commissione Salute, l’On. Giuseppe Zitelli con il quale abbiamo affrontato e compreso i motivi e le modalità che, hanno permesso l’approvazione della normativa sulle dipendenze. -” Onorevole Zitelli, ci spieghi com’è andata in porto l’approvazione sulla questione: dipendenza da Crack.
-” Il disegno di legge anti crack approvato recentemente dalla Regione Siciliana, prevede un sistema integrato di interventi socio-sanitari per affrontare le dipendenze patologiche attraverso misure di prevenzione, diagnosi e riabilitazione sanitaria, unitamente a percorsi di reintegrazione sociale per i giovani che non riescono ad uscire fuori dal problema crack. Finalmente la Sicilia ha una legge per contrastare la tossico dipendenza con obiettivi risorse e organi chiari ben definiti, affrontando il problema: crack sia dal punto di vista sanitario e sociale. Lavorare in sinergia con ENTI PUBBLICI, STRUTTURE SANITARIE PRIVATE E COMUNITA’ LOCALI.”-
Inoltre l’On. Zitelli descrive chiaramente che, i danni da crack, sono: l’immediata dipendenza dopo l’uso e la sensazione di essere un super uomo perdendo il controllo di se, definendo tutto ciò come una vera e propria emergenza che, necessitava di una norma in tempi celeri.
-” Migliorare la qualità di vita non solo dei giovani intrappolati (si stima che nel nostro paese la fascia d’età si è ridotta ed il consumo cresce a partire dai 15 fino ai 19 anni) che dei loro famigliari. Individuare e sostenere attività quali: sport, cultura, l’arte e il lavoro, utilizzandoli come strumenti di contrasto permettendo ai giovani colpiti dal crack di reintegrarsi nel tessuto sociale. Si metteranno in atto processi di cura e prevenzione con attività educative e di formazione affinché non solo si possa intervenire in tempo, ma cercando di evitare l’insorgere di nuovi casi. Uno dei punti salienti della legge riguarda l’istituzione dei cosiddetti: Centri a bassa soglia, che possono essere UNITA’ MOBILI, con screening, assistenza e sostegno nelle zone più sensibili al fenomeno delle droga. DROP-IN centri di accoglienza statici ad accesso diretto per far fronte ad emergenze e percorsi di disintossicazione e riabilitazione.
I fondi stanziati messi a disposizione nel triennio 2024/2026, sono più di 23 milioni di euro; tornare indietro da una dipendenza si può, integrare personale socio-sanitario specializzato che, possa intervenire con ogni mezzo messo a disposizione da parte della Sanità siciliana, è garantire la salute ed un futuro reale, possibile per i giovani e le famiglie di appartenenza.”-