Gli analisti hanno visto in questo lancio, e nelle parole di Kim Jong Un, un messaggio rivolto al futuro presidente americano. “Invia un messaggio chiaro all’amministrazione Trump, suggerendo che per impegnarsi nel dialogo, la posizione strategica della Corea del Nord deve essere riconosciuta”, ha affermato Hong Min, analista del Korea Institute for National Unification.
Durante il suo primo mandato, Trump ha fatto tentativi personali di riavvicinamento a Kim Jong Un, che ha incontrato tre volte. Sebbene non sia riuscito a convincere la Corea del Nord a rinunciare al suo programma di armi nucleari, per il quale il Paese è pesantemente sanzionato dalle Nazioni Unite, questo riavvicinamento aveva comunque ridotto le tensioni tra le due Coree.
Da allora, nel 2022, la Corea del Nord ha dichiarato “irreversibile” il proprio status di potenza nucleare, inserendolo l’anno successivo addirittura nella sua Costituzione. Il suo esercito ha effettuato numerosi test su armi vietate dalle Nazioni Unite, compreso quello di un missile balistico intercontinentale a combustibile solido (Icbm).
Secondo Hong Min, il lancio missilistico di ieri ha lo scopo di dimostrare a Washington che l’arsenale nucleare di Pyongyang è ora molto più avanzato rispetto al primo mandato di Trump e che il Paese, che ha anche firmato un trattato di mutua difesa con la Russia, è in una posizione forte per una possibile ripresa dei negoziati con gli Stati Uniti. Kim Jong Un “sembra voler cambiare il quadro dei negoziati, il cui obiettivo sarebbe il controllo delle armi nucleari per ridurre le minacce, piuttosto che la denuclearizzazione”, spiega l’esperto.
I capi di stato maggiore sudcoreani hanno affermato che diversi dettagli del lancio comunicati dalla Corea del Nord erano imprecisi, in particolare la distanza percorsa dal missile, ovvero 1.100 km secondo quest’ultima, invece di 1.500 km secondo Kcna. “La Corea del Nord è molto brava nella propaganda, nell’agitazione e nell’inganno. Ha spesso fatto dichiarazioni e annunci esagerati”, ha commentato ai giornalisti il portavoce dei capi congiunti Lee Sung-joon. La Corea del Nord ha rivendicato il test di un nuovo “missile ipersonico” che è stato un successo, destinato, secondo il leader Kim Jong Un, a scoraggiare “tutti i rivali” nella regione del Pacifico. Questo test ha avuto luogo ieri, mentre era in corso la visita in Corea del Sud del segretario di Stato americano, Antony Blinken, e due settimane prima dell’insediamento di Donald Trump alla Casa Bianca. Si tratta del primo lancio missilistico da parte della Corea del Nord nel 2025. L’ultimo era avvenuto il 6 novembre, poche ore prima delle elezioni presidenziali negli Stati Uniti.
Questo “missile balistico ipersonico a raggio intermedio” è destinato a “rafforzare gradualmente la deterrenza nucleare del Paese”, ha affermato Kim Jong Un, che ha assistito al lancio con la figlia adolescente Ju Ae. Questa nuova arma “dissuaderà in modo affidabile tutti i rivali nella regione del Pacifico che possono compromettere la sicurezza del nostro Stato”, ha aggiunto, citato da Kcna.
Secondo l’agenzia stampa ufficiale nordcoreana, per il corpo del motore del missile è stato utilizzato un “nuovo composto di fibra di carbonio” e “un nuovo metodo è stato introdotto nel sistema di controllo e guida del volo”. L’uso della fibra di carbonio nella fabbricazione di un missile consente di ridurne il peso e quindi di aumentarne la portata e la manovrabilità. Ma la tecnologia è difficile da padroneggiare a causa della scarsa resistenza di questo materiale composito alle alte temperature.
Un missile è qualificato come ipersonico quando può raggiungere più di cinque volte la velocità del suono, ovvero più di 6.000 km/h. Secondo la Kcna, il missile è stato lanciato dalla regione di Pyongyang e ha percorso 1.500 chilometri, a una velocità 12 volte superiore a quella del suono (Mach 12), prima di schiantarsi nel Mar del Giappone.
“Questo è chiaramente un piano e uno sforzo per difenderci, non è un piano e un’azione offensiva”, ha assicurato Kim Jong Un. Ha tuttavia aggiunto che “il mondo non può ignorare” le prestazioni di questo missile, ritenendo che sia in grado di “sferrare un duro colpo militare a un rivale rompendo efficacemente qualsiasi barriera difensiva”. (AGI)