Dal 9 dicembre alla sala Verga del Teatro Stabile etneo il celebre testo del grande drammaturgo siciliano sarà messo in scena per la regia di Yannis Kokkos e l’interpretazione di Sebastiano Lo Monaco
Fonte: Ufficio Stampa
Chi meglio dell’attore può recitare la follia? L’attore che ogni sera si sdoppia, che ogni sera si sottopone a una forma di psicoanalisi. Finzione e follia, maschera e smascheramento: i temi di Luigi Pirandello saranno filtrati dallo sguardo di uno dei più incisivi registi viventi, Yannis Kokkos, e interpretati in scena da Sebastiano Lo Monaco nell’Enrico IV in programma dal 30 novembre al 9 dicembre prossimi, nella Sala Verga del Teatro Stabile di Catania.
In questa nuova edizione dell’Enrico IV di Pirandello – produzione dell’Associazione SiciliaTeatro, del Teatro Biondo di Palermo, del Teatro Stabile di Catania e del Teatro Stabile del Veneto – lo spettatore verrà accolto, quasi a sua insaputa, all’interno di una seduta psicoanalitica dalla quale uscirà, a fine spettacolo, con molti e rilevanti quesiti sul suo personalissimo vissuto. L’intreccio della commedia pirandelliana sarà il pretesto per ragionare sulla follia, sul gioco ambiguo della finzione, sulla natura e la funzione dell’attore.
Sebastiano Lo Monaco, dopo il fertile incontro con Yannis Kokkos nell’Edipo a Colono di Sofocle, andato in scena al Teatro Greco di Siracusa nel 2018, ha deciso di interpretare Enrico IV dopo aver realizzato ben cinque testi di Pirandello e nel pieno della sua maturità artistica.
Qui il tema della follia, già presente in opere come Il berretto a sonagli e in Cosi è, se vi pare, già interpretate da Lo Monaco, si trasforma in rappresentazione della follia, fino a esibirla. In fondo Enrico, per poterla mostrare attraverso una cosciente finzione, deve rinsavire e mettere a nudo il rapporto tra maschera e smascheramento, recitando la follia ed evidenziando il carattere metateatrale che si può applicare al testo. L’attore finge, proprio come Enrico, il quale attraverso la finzione costringe gli altri, a loro volta, a fingere.
Ritorna, in questo modo, il giuoco ambiguo della finzione che non si coniuga più con realtà, ma con follia, tanto che, la nota formula “finzione o realtà?” si trasforma in “finzione o follia?”. Per Enrico, la follia è l’unica finzione possibile. La domanda che nei Sei personaggi rimaneva aperta, in Enrico IV trova una risposta. Si tratta di rivalsa? Di vendetta? No, semplicemente di rifiuto della ipocrisia borghese, che Enrico si diverte a beffeggiare, trasformandosi un un eccentrico buffone per potere urlare agli altri “buffoni, buffoni”, mostrando in fondo la sua vera malattia che consiste nella malinconia, diventata mania, dopo tanti anni di solitudine.
Con Lo Monaco, in scena ci saranno Mariàngeles Torres, Claudio Mazzenga, Rosario Petix, Luca Iacono, Sergio Mancinelli, Francesco Iaia, Giulia Tomaselli, Marcello Montalto, Gaetano Tizzano, Tommaso Garrè.