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Nelson Mandela: una biografia essenziale

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Nelson Mandela nacque il 18 Luglio 1918 nella famiglia reale dei Thembu, una tribù di etnia Xhosa che viveva in una fertile valle del Capo Orientale (Sudafrica). Il suo nome in lingua Xhosa, Rolihlahla, ha un significato profetico: “attaccabrighe”.

Sarà chiamato Nelson solo quando inizierà a frequentare il collegio coloniale britannico di Healdtown. Un nome dato dall’insegnante, che sceglieva nomi inglesi a caso per i ragazzini sudafricani, al posto degli impronunciabili appellativi tribali.

Incarcerato per la sua resistenza al regime segregazionista sudafricano, venne liberato nel 1990 dopo 27 anni passati in prigione.

Nel Maggio 1994, Nelson Mandela fu eletto Presidente del Sudafrica nelle prime elezioni a suffragio universale.

Nel 1999 si ritirò ufficialmente dalla vita pubblica, ma non interruppe mai la sua  azione umanitaria, portando la sua instancabile battaglia per la pace e la comprensione umana oltre i confini del Sudafrica.

Mandela morirà il 5 Dicembre 2013 nella sua casa di Johannesburg.

Già da giovane studente, mentre frequentava l’Università di Fort Hare emerse la forza di volontà di Mandela e la sua indignazione per l’ingiustizia: fu espulso dall’università nel 1940 per aver guidato una manifestazione studentesca insieme a Oliver Tambo.

A 22 anni trovò lavoro come guardiano alle Crown Mines di Johannesburg . La politica cominciò a giocare un ruolo molto significativo nella sua vita. Mossi dall’umiliazione e dalle sofferenze della loro gente, e offesi dalle leggi sempre più ingiuste e intollerabili, nel 1944, Nelson Mandela, Walter Sisulu e Oliver Tambo insieme ad altri costituirono la Lega Giovanile dell’ANC (African National Congress), e in pochi anni Mandela ne divenne presidente.

Completati i suoi studi di legge all’Università del Witwatersrand, con Tambo avviò il primo studio legale per i neri. In quegli anni Mandela si dedicò anima e corpo una campagna non violenta di disobbedienza civile, aiutando ad organizzare scioperi, marce di protesta e manifestazioni contro le leggi discriminatorie.

Mandela fu arrestato per la prima volta nel 1952. Fu assolto, ma seguirono arresti e detenzioni, culminati nel Processo per Tradimento del 1958. Nello stesso anno, Mandela sposò Winnie. Il processo per tradimento si concluse nel 1961 con l’assoluzione.

Dopo il processo, di fronte alle crescenti repressioni e la messa a bando dell’ANC, la lotta armata diventò l’unica soluzione. Nel 1962 Mandela fu arrestato di nuovo per alto tradimento e fu condannato a cinque anni di carcere. Mentre scontava la condanna, nuovamente accusato di sabotaggio al processo di Rivonia. Al processo sua appassionata arringa, durata 4 ore, finì con le famose parole: “Ho nutrito l’ideale di una società libera e democratica, in cui tutte le persone vivono insieme in armonia… Questo è un ideale per cui vivo e che spero di realizzare. Ma se è necessario, è un’ideale per il quale sono pronto a morire”.

Nel 1964 Nelson Mandela fu giudicato colpevole di sabotaggio e alto tradimento e fu condannato a scontare l’ergastolo a Robben Island.

A metà degli anni ’80 la crescente condanna internazionale portò a colloqui segreti tra il governo e Mandela e finalmente alla liberazione l’11 Febbraio 1990, a cui seguiranno le trattative per la transizione democratica del paese, le elezioni, gli anni della presidenza e poi dell’impegno umanitario con la sua fondazione prima del definitivo ritiro dalla vita pubblica.

 

Fonte: mandelaforum.it