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Nel Lazio 40 mila over 80 prenotati per il vaccino: "Il sistema ha retto"

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“C’è stato un normale affollamento con punte di 10 mila accessi contemporanei alla web-app tra le 13.30 e le 15. Figli e nipoti che prenotano a nome di genitori e nonni, anche due alla volta. Ma ogni procedura, ottenuto l’accesso, è durata al massimo 5 minuti”. Maurizio Stumbo, direttore dei servizi informativi di LazioCrea, in un’intervista al Corriere della Sera giudica eccessivo parlare di sistema in tilt per il sistema di prenotazione per i vaccini degli over 80 nel Lazio, andato subito in affanno al suo esordio.

“La proiezione a fine giornata per la doppia dose di somministrazione, sia per Moderna che per Pfizer, è di 40 mila persone prenotate“, ha affermato Stumbo, “vale a dire oltre 80mila appuntamenti fissati”.

“In 10 giorni esauriremo la platea degli over 80”, ha aggiunto, “c’è stata un po’ di ‘ansia da F5’, il tasto con cui si aggiorna la pagina web. Tutti collegati assieme con continue e ripetute richieste di accesso. Si è creato un traffico che però è stato smaltito in tempi brevi grazie all’adeguamento progressivo del sistema. Vorrei ribadire che non si trattava di un click day, i vaccini ci sono per tutti”.

“Nei giorni scorsi abbiamo fatto dei test di performance su 20-30 mila accessi. Dalle 7.30 era attivo il call center con il centralino e il numero verde e alle 12 era previsto il via sulla web-app, che abbiamo anticipato di 15 minuti dato l’alto numero di utenti già in coda da ore – spiega – Nei primi sette minuti abbiamo effettuato 2.220 prenotazioni, di cui 1.600 al telefono. Alle 16, eravamo a 12 mila prenotazioni elaborate, il 60% delle quali attraverso il sito. La proporzione è aumenta poi fino al 72%, considerando che la web app è attiva 24 ore su 24”.

“Collegati a salutelazio.it c’era anche chi prenotava un tampone, una visita, la tessera sanitaria”, ha sottolineato Stumbo. “La nostra è una piattaforma scalabile, che in termini semplici alloca le risorse dove più serve. Dedicare subito tutti gli spazi ai vaccini avrebbe mandato in crisi altri settori”, ha osservato.

“Ieri abbiamo completato il calendario di appuntamenti fino al 16 febbraio, ma il piano vaccinale va avanti”.

Fonte: cronaca agi


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