AGI – A 81 anni solcherà in lungo e in largo il Mediterraneo con una barca a vela sotto il costante controllo dei medici del Policlinico di Cagliari. L’anziano skipper Giorgio Ribolini salperà dal molo dell’associazione Ichnusa di Cagliari a bordo di un 14 metri. Assieme a lui prenderanno il largo Pietro Gaviati, biologo e perito nautico di 73 anni, e il sessantenne Piercarlo Porru. I tre verranno ‘studiati’ per dimostrare i benefici della navigazione a tutte le età da un team di docenti e da tecnici di alcune società del settore tramite una piattaforma avanzata di telemedicina e bioingegneria.
I tre non più giovani marinai saranno monitorati da remoto, in tempo reale, a livello cardio-respiratorio e metabolico. Le verifiche serviranno a valutare le risposte alle sollecitazioni generate sul loro organismo da variabili microclimatiche e biomeccaniche, tipiche della navigazione a vela in mare aperto. L’imbarcazione sarà dotata di sensori capaci di rilevare in tempo reale sia le variazioni climatiche e ambientali che le oscillazioni meccaniche dello scafo.
“L’obiettivo dello studio – ha spiegato il direttore di Endocrinologia dell’Azienda ospedaliero-universitaria di Cagliari, Andrea Loviselli, noto appassionato di vela – sarà quello di ottenere un modello funzionale della sempre più consistente fetta di popolazione di velisti che, come i nostri, fanno parte di una fascia di età alquanto avanzata. Sarà importante riuscire ad acquisire le conoscenze medico sportive necessarie sui benefici, ma anche sui possibili rischi, che su questa categoria di diportisti può indurre l’andar per mare a vela per periodi prolungati”.
Il gruppo di ricerca, coordinato dalla professoressa Fernanda Velluzzi, responsabile del Centro Obesità dell’Aou di Cagliari, ha una robusta componente accademica, sia cagliaritana che torinese. Per quanto riguarda la parte biomedica, si avvale oltre che delle competenze del direttore del professor Loviselli, dell’endocrinologo dello sport, Filippo Tocco, e del cardiologo dell’Aou di Cagliari Roberto Solinas. La parte ingegneristica invece è stata affidata al professor Andrea Manuello, del dipartimento di Ingegneria Meccanica e Aerospaziale del Politecnico di Torino. La componente industriale è costituita dallo spin-off dell’Università di Cagliari 2C Technologies Srl e dalla Società informatica ugandese Nomadyca Ltd.
Source: agi