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Musica: Ghali, con “Niente panico” scritta una cura

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Si intitola ”Niente panico” il nuovo brano di Ghali, uscito oggi e scritto in un momento particolare della vita dell’artista milanese. La madre, alla quale e’ notoriamente legatissimo, si è ammalata e, in quel momento di difficoltà, standole vicino, e’ nato il nuovo pezzo. A raccontarlo attraverso i social è lo stesso cantante, spiegando di “aver scritto una cura”, “la canzone più importante della mia vita”. E spiega: ”Mia mamma si doveva operare, un mese fa le hanno diagnosticato il cancro per la terza volta. Quando ci siamo svegliati quella mattina, il cielo era grigio. Mia mamma si è messa a pregare e mentre lo faceva piangeva e io riuscivo a sentire le sue lacrime piombare sul tappeto”.
L’artista approfitta dell’occasione per dedicare il brano a chi in questo momento sta soffrendo. “La paura che mia mamma non riuscisse a superare l’operazione era sempre più forte. In quei giorni mi facevo mille domande: cosa dovrei fare prima che entri in sala operatoria? Come devo passare questi ultimi giorni con lei? Dovremmo guardare dei film insieme? Basteranno le preghiere che abbiamo fatto insieme? Andare a mangiare fuori? Stare insieme basta? Ha senso che io stia scrollando Tik Tok? E se me ne pentissi? A cosa servono tutti sti soldi e questo successo? Ho pensando più volte di smettere di fare musica – racconta ancora Ghali – lo gridavo spesso in faccia a mia madre. Quei giorni mi sentivo solo. Entravano e uscivano medici, donne delle pulizie, infermiere, tutti continuavano a chiederci come stavamo. Mia madre mi disse ‘Ecco vedi? Ghali tu devi continuare, non hai fratelli, non hai sorelle, la musica è un dono di Dio, Dio ti sta dando fratelli e sorelle tramite la musica’. Spesso andavo a prendermi una boccata d’aria nel giardino dell’ospedale e quel giorno ero lì. Ho messo le cuffie e ho schiacciato play su ‘Niente panico’”. E rivela: “Mi emoziono e faccio sempre fatica a trattenere le mie lacrime quando ascolto questo brano, ma quella volta è stato particolarmente intenso. Il vento intorno a me si sollevò, ho sentito una carezza e le mie lacrime scivolavano sul viso fino a finire sul prato, i cespugli intorno si muovevano. In quei giorni ho avuto tanta paura, ma grazie a Dio l’operazione è andata bene. Quel giorno ho capito di aver scritto una cura, e per questo è la canzone più importante della mia vita. Dedico questa canzone a chiunque stia passando un momento difficile conclude – per qualunque ragione, che sia lavoro, una malattia, un esame all’università, una guerra o un amore finito, perché qualunque problema di salute mentale merita rispetto e comprensione. Dedico questa canzone a chiunque stia passando un momento in balia della paura”. (AGI)