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Musica: Blues for Pino,due concerti evento a gennaio per Daniele

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Il 2025 si apre con un omaggio straordinario al genio di Pino Daniele: “Blues for Pino”, un progetto live e discografico che unisce il chitarrista e produttore napoletano Osvaldo Di Dio agli iconici musicisti che hanno segnato la storia artistica del grande cantautore partenopeo. Il progetto prende il via con due appuntamenti live straordinari prodotti da Barley Arts: il 5 gennaio al Teatro Verdi di Martina Franca (TA), in una serata ricca di significato nel decimo anniversario della scomparsa di Pino Daniele, che vedrà anche la partecipazione di Raiz come ospite speciale; e il 9 gennaio al Blue Note di Milano, per due set già sold out (20:30 e 22:30). Questi appuntamenti celebrano l’intensità e la versatilità del blues di Pino Daniele, attraverso una rilettura autentica e appassionata dei suoi brani più amati, da Je so’ pazzo a Nun me scuccià, passando per A me me piace o’ blues e Yes I know my way. Al centro del progetto c’è Osvaldo Di Dio, musicista versatile (chitarrista, cantante e produttore napoletano) e profondamente ispirato dall’arte di Pino, che guida un ensemble d’eccezione formato dagli storici musicisti del leggendario artista napoletano: Gigi De Rienzo (basso), Rosario Jermano (percussioni), Ernesto Vitolo (tastiere) e Lele Melotti (batteria). Un’emblematica band, protagonista degli anni d’oro di capolavori come Nero a metà, che ritorna magistralmente insieme dopo oltre 40 anni per un tributo unico nel suo genere, tra tradizione napoletana, memoria storica e naturale innovazione. Il legame artistico di Di Dio con Pino Daniele, sempre percepito come un filo conduttore nella sua carriera, si riflette in un lavoro che rende omaggio all’eredità del cantautore con rispetto e autenticità. I live precedono l’uscita dell’album “Blues for Pino”, disponibile dal 10 gennaio 2025 su etichetta ODD Music e distribuito da Warner Music Italy.Il disco celebra la ricchezza e l’eclettismo del blues di Pino Daniele con un progetto di grande valore, riaffermando l’eredità musicale e culturale di Pino attraverso nuove interpretazioni. (AGI)