Come è nata l’idea di tornare su Musicante?
“Con Warner – dice ancora Alessandro Daniele – c’è un rapporto di collaborazione decennale e insieme abbiamo tracciato un percorso per la valorizzazione del catalogo di Pino in occasione delle ricorrenze tonde della prima pubblicazione. Nel 2024 questo gioiello è un album ha compiuto 40 anni. È un album particolarmente apprezzato dai musicisti e dagli amanti della musica suonata; allora ne abbiamo enfatizzato le peculiarità e il lavoro di ricerca musicale di questo progetto inserendo un vinile chiamato “studio session” contenente le versioni alternative dei brani in presa diretta. Le fondamenta su cui poi venivano aggiunte le voci, gli assoli di chitarra e gli altri strumenti. Ascoltarlo è un’esperienza! È possibile apprezzare così il lavoro di Pino in studio, nella ricerca del suo suono mediterraneo”.
Cosa pensi delle iniziative extra Fondazione?
“Approvo tutte le iniziative che rappresentano un omaggio sincero a Pino. È inevitabile che, in prossimità del 4 gennaio, alcune attività vengano organizzate con finalità promozionali. Questo a volte può dispiacermi, ma spero sempre che trasmettano rispetto per la figura di Pino e per il suo messaggio artistico. La sua musica – commenta Daniele – merita di essere celebrata con autenticità, e ogni contributo genuino aggiunge valore al ricordo di un artista straordinario”.(AGI)
MLD
= Musica: Alessandro Daniele, mio padre voce che illumina futuro (3)
Pubblicato: 13/12/2024 13:32
(AGI) – Roma, 13 dic. – Alcune canzoni sono state usate per l’analisi del testo poetico nelle scuole, come accaduto per De Andrè e De Gregori:
“È un grandissimo onore – afferma – e una testimonianza del valore culturale e poetico delle sue canzoni. Pino non è stato solo un musicista straordinario, ma anche un poeta capace di raccontare emozioni, storie e temi universali sia attraverso la potenza espressiva e di sintesi della lingua napoletana che con parole italiane semplici, ma profonde. Sapere che i suoi testi vengono studiati nelle scuole significa mantenere viva la sua arte e avvicinare i giovani a un linguaggio musicale e culturale ricco di significati”.
Vedendo i giovani di oggi, si può dire che esiste una scuola cantautorale di Pino Daniele?
“Più che una scuola cantautorale nel senso classico,- spiega il presidente della Fondazione – possiamo parlare di un’eredità artistica. Molti giovani artisti traggono ispirazione dal linguaggio musicale e poetico di Pino, dalla sua capacità di innovare e contaminare i generi. Oggi vediamo artisti che cercano di seguire il suo esempio nel fondere tradizioni e innovazione, ma ognuno lo fa in modo personale, dimostrando quanto il suo insegnamento sia ancora vivo”.
Possiamo sapere qualcosa sul film “Pino”?
“Sarà un documentario emozionante e completo che racconterà l’intera vita di mio Padre, dal 1955 ai primi giorni del 2015. Per la prima volta, ho deciso di concedere alla produzione un accesso illimitato all’archivio della Fondazione Pino Daniele, un gesto importante per garantire un ritratto autentico e ricco di dettagli sulla sua vita e sulla sua arte. Il documentario non sarà una cronaca, ma un’esperienza capace di toccare il cuore degli spettatori, restituendo l’essenza di Pino: la sua musica, il suo spirito creativo, i suoi momenti più intimi e i legami umani che hanno segnato il suo percorso. Sarà un viaggio attraverso la sua straordinaria carriera e il suo contributo alla cultura musicale italiana e internazionale, con uno sguardo attento non solo al musicista, ma anche all’uomo dietro le canzoni. Credo che questo progetto – conclude Alessandro Daniele – sarà in grado di emozionare il pubblico e far scoprire o riscoprire la straordinaria eredità di Pino Daniele, offrendo una prospettiva inedita sul suo genio creativo”. Esce oggi “Musicante 40th anniversary Album”, che contiene la versione rimasterizzata dello storico album del 1984 di Pino Daniele, e le Studio Session inedite di ogni brano registrate in presa diretta. Un omaggio ai tantissimi fan del cantautore napoletano di cui il mondo della musica, a 10 anni dalla sua scomparsa avvenuta il 4 gennaio del 2015, sente la grande mancanza. E uno dei tanti modi per ricordarlo è appunto la ristampa di Musicante, a 40 dalla prima pubblicazione, una ristampa speciale che celebra non solo la straordinaria portata artistica di un album che ha segnato la musica italiana, ma anche l’accurato processo creativo che si cela dietro a ogni canzone. E ascoltando Pino Daniele, leggendo i suoi testi, salta agli occhi la grande attualità dei temi.In mezzo a tante splendide canzoni d’amore ci sono pezzi a tema sociale. “Mio padre – racconta all’AGI Alessandro Daniele, figlio del cantautore e presidente della Fondazione Pino Daniele Ets – resta estremamente attuale perché la sua musica ha saputo trascendere le mode del momento, raccontando emozioni universali e affrontando tematiche che, purtroppo, sono ancora vive e rilevanti. Accanto alle sue splendide canzoni d’amore, ci sono brani che trattano questioni sociali con una sensibilità e una profondità capaci di dialogare anche con le nuove generazioni. La sua abilità di mescolare tradizione e innovazione musicale, fondendo culture e influenze diverse, rappresenta un valore universale e senza tempo.La sua arte è stata rivoluzionaria, grazie anche alla capacità di unire generi musicali apparentemente distanti. Pino fondeva il blues con la tradizione napoletana, il jazz con la world music, creando un linguaggio unico che rifletteva il suo desiderio di abbattere barriere, non solo musicali, ma anche culturali e sociali. Questo approccio continua a ispirare artisti, rappresentando un modello per chi vede l’arte come uno strumento potente di dialogo e cambiamento”. E poi ci sono i testi: “I temi che Pino affrontava, come l’ingiustizia sociale, il bisogno di autenticità, la ricerca di libertà – prosegue Daniele – sono ancora al centro delle sfide contemporanee. La sua musica non offriva risposte semplici, ma invitava a riflettere, a resistere e a trovare forza nella bellezza e nella cultura. Questo lo rende non solo un artista indimenticabile, ma anche una voce che continua a parlare al presente e a illuminare il futuro”. (AGI)