Un concerto per celebrare l’80° Anniversario della Liberazione e gli 80 anni dei Pomeriggi Musicali, celebre orchestra milanese nata proprio nel 1945 all’indomani della fine della guerra. Domenica 23 marzo, alle ore 17, al Teatro dal Verme, in via San Giovanni sul Muro 2, la festa sarà doppia. Nell’ambito di Milano è Memoria e del palinsesto “Tempi di Pace e Libertà 80 anni” i Pomeriggi Musicali diretti dal maestro Alessandro Cardario regaleranno alla città una esibizione di grande valore simbolico ed espressivo con un programma che unisce memoria storica ed eccellenza musicale. All’evento parteciperà la presidente del Consiglio comunale, Elena Buscemi. Il concerto sarà aperto “Dai Calanchi di Sabbiuno” di Fabio Vacchi, nella versione per piccola orchestra commissionata dai Pomeriggi Musicali nel 1997. Composto originariamente nel 1995 per un concerto commemorativo del cinquantenario della Resistenza al Teatro alla Scala, il brano evoca il tragico eccidio di cento partigiani avvenuto nei pressi di Bologna, terra natale del compositore. Un’opera di intensa concentrazione espressiva, che si pone non come semplice descrizione o commemorazione, ma come una voce perpetua della memoria. A seguire sarà eseguita la Sinfonia n. 40 in Sol minore K550 di Wolfgang Amadeus Mozart, uno dei massimi capolavori della storia della musica occidentale. Ultimata nell’estate del 1788, questa sinfonia è pervasa da un senso di tragica inquietudine e da un’energia emotiva straordinaria, resa con un linguaggio armonico innovativo e una scrittura orchestrale di rara potenza espressiva.
Domenica gli spettatori potranno vivere un concerto che intreccia memoria storica e arte, sottolineando il legame tra musica e impegno civile, nel segno di un anniversario che celebra la libertà e la cultura. L’Orchestra I Pomeriggi Musicali debutta il 27 novembre 1945 al Teatro Nuovo di Milano debutta. In programma musiche di Mozart e Beethoven accostate a componimenti di Stravinskij e Prokof’ev. Nell’immediato dopoguerra, nel pieno fervore della ricostruzione, l’impresario teatrale Remigio Paone e il critico musicale Ferdinando Ballo lanciano la nuova formazione con un progetto di straordinaria attualità: dare alla città un’orchestra da camera con un solido repertorio classico e una specifica vocazione alla contemporaneità. Il successo è immediato e l’Orchestra contribuisce notevolmente alla divulgazione popolare in Italia della musica dei grandi del Novecento censurati durante la dittatura fascista. (AGI)
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