Lo sguardo profondo ed empatico di Lisetta Carmi, la fotografa degli invisibili, come viene spesso ricordata, racchiuso nei suoi scatti, torna a Cisternino, in Puglia, luogo dell’anima. Dal 13 luglio inaugura in via permanente la mostra con le 31 foto che nel 2020 la poliedrica artista ha donato alla Comunità di Cisternino, che l’ha accolta per quasi 50 anni. E dove si è spenta all’età di 98 anni. In esposizione foto autografate e timbrate, che costituiscono un patrimonio inestimabile non solo per la Valle d’Itria: dai suoi reportage di impegno sociale realizzati negli anni sessanta e settanta, come i camalli di Genova, i travestiti di Via del Campo, i campi profughi palestinesi. A palazzo Lagravinese c’è tutto il mondo sfaccettato visto attraverso gli occhi curiosi della grande fotografa. Il progetto espositivo, come era desiderio di Lisetta nell’atto di donazione al Comune di Cisternino, è allestito per volontà dell’amministrazione Comunale al secondo piano di Palazzo Lagravinese ed è ideato e curato da NÙEVÙ Studio, con la giornalista Lucilla Parlato per la parte storico-didascalica dell’interessante percorso. L’allestimento ha la supervisione della Sovrintendenza ai beni culturali e artistici di Lecce-Brindisi. Dall’inaugurazione, alla quale sarà presente anche Roberto Corsi, quale testimone dell’ashram che Lisetta ha creato alla fine degli anni ‘70, a Contrada Portarino, tutt’ora attivo, prende il via una stagione di eventi, “Lisetta 100”, per celebrarne il centenario della nascita che aveva come intento principale la collocazione definitiva del suo lascito. Ma non solo: oltre alle mostre fotografiche, sono previste serate musicali e letterarie che gireranno sempre intorno ai temi legati a Cisternino e a Lisetta Carmi. Quanto ai libri che Lisetta ha donato, sono stati sistemati, anche quelli in via definitiva, al secondo piano della Biblioteca Comunale Tommaso Fiore, per assecondare la volontà di Lisetta, che voleva renderli disponibili soprattutto per i giovani: una folta e preziosa collezione di volumi appartenuti alla fotografa, che raccolgono testi molto rari sulle religioni, l’agricoltura biologica, l’autoguarigione, la meditazione, lo yoga e Babaji, di cui un intero scaffale di libri in francese e in inglese, oltre a un buon numero di libri sulla Puglia e l’identità del territorio. Sarà un momento importante per Cisternino, che avrà per la prima volta uno spazio culturale dedicato alla fotografia aperto per tutta l’estate 2024. Al primo piano infatti si alterneranno, dopo la mostra “Lisetta e noi”, che raccoglie le immagini dei cistranesi scattate in questi decenni a Lisetta, alcune mostre provvisorie di fotografi che hanno scelto di vivere nel territorio della Valle d’Itria. Dal 25 luglio al 10 agosto ci saranno le immagini in movimento di Diletta Di Paola scattate la scorsa primavera all’ashram; dal 11 agosto al 7 settembre quelle del fotografo iraniano vincitore del Word Press Photo Manoocher Deghati; dall’8 al 18 settembre le immagini dei cistranesi immortalati negli anni ‘90 da Marcello Nitti per un poetico “come eravamo”; dal 19 settembre una mostra di oggetti “Le 5 vite di Lisetta Carmi” in collaborazione con Roberto Corsi. (AGI)
CRE