“Un risarcimento danni non riporterebbe in vita mia madre, l’unica cosa che possiamo sperare è di avere giustizia e soprattutto che non muoiano più altre persone”. Cosi uno dei figli di Maria Dora Biondo, una sessantenne deceduta nei mesi scorsi dopo essere stata sottoposta a un intervento di cardiochirurgia al “Papardo” di Messina. Nei giorni scorsi sono state sequestrate dai carabinieri del Nas e della Compagnia Centro due sale operatorie del Reparto di Cardiochirurgia nell’ambito di un’inchiesta della procura di Messina su presunti decessi anomali. “Negli ultimi due mesi – dicono ancora alla Tgr Rai Sicilia i familiari della donna – abbiamo ricevuto telefonate dalla provincia e da fuori provincia, parenti delle vittime e anche testimonianze di pazienti che, pur avendo contratto il batterio, per loro fortuna sono riusciti a salvarsi”. (AGI)