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Morte Martina Rossi, la Cassazione annulla l'assoluzione degli imputati 

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AGI – Annullate le assoluzioni di Luca Vanneschi e Alessandro Albertoni. Lo ha deciso la terza sezione penale della Cassazione disponendo un processo d’appello bis a Firenze per la morte di Martina Rossi, la studentessa ligure che nell’estate 2011 precipitò dal balcone di un hotel a Palma di Maiorca.

I giudici di piazza Cavour hanno infatti annullato con rinvio la sentenza con cui, il 9 giugno scorso, la Corte d’appello di Firenze aveva assolto i due imputati con la formula “perché il fatto non sussiste”: Vanneschi e Albertoni erano invece stati condannati nel 2018 in primo grado dal tribunale di Arezzo a 6 anni di reclusione per tentata violenza sessuale di gruppo e morte come conseguenza di altro delitto.

Morta per sfuggire a uno stupro

Secondo l’accusa, Martina Rossi cadde dal balcone per sfuggire a uno stupro. Ora, dopo il deposito delle motivazioni della sentenza di questa sera, dovrà essere celebrato un nuovo processo davanti alla Corte d’appello di Firenze. Anche il sostituto pg Domenico Seccia aveva sollecitato, con la sua requisitoria, l’accoglimento dei ricorsi della procura generale fiorentina e delle parti civili contro il verdetto di secondo grado.

Un “passo verso la giustizia”. Così Bruno e Franca Rossi, genitori di Martina, commentano la sentenza della Cassazione dopo aver assistito in aula alla lettura del dispositivo. “Abbiamo fatto un primo pezzo di strada – dicono visibilmente emozionati – ora speriamo di correre veloce anche nel prossimo, evitando ostacoli come la prescrizione, affinché si riesca ad affermare le responsabilità per la morte di nostra figlia”. in sé e in maniera unitaria”.

Le indagini

Il caso, archiviato in Spagna come suicidio, è stato oggetto di indagini inizialmente da parte della procura di Genova, che poi ha trasmesso gli atti, per competenza, ai pm di Arezzo.

L’inchiesta viene chiusa nel febbraio 2017, e, qualche mese dopo, viene chiesto il rinvio a giudizio di Luca Vanneschi e Alessandro Albertoni, per le ipotesi di reato di tentata violenza sessuale di gruppo e morte come conseguenza di altro delitto. Secondo i pm, la ragazza cadde dal balcone mentre cercava di sfuggire a un tentativo di stupro.

I processi

Il processo di primo grado si è svolto davanti al tribunale di Arezzo per circa un anno. Il 14 dicembre 2018 la prima sentenza: i due imputati vengono condannati a 6 anni di reclusione. Un verdetto ribaltato in secondo grado, quando Vanneschi e Albertoni, il 9 giugno dello scorso anno, vengono assolti “perché il fatto non sussiste” dalla Corte d’appello di Firenze: il reato di morte come conseguenza di altro delitto, in ogni caso, è già coperto dalla prescrizione.

La sentenza di assoluzione viene impugnata dal pg di Firenze Luciana Singlitico e dalla famiglia di Martina Rossi, parte civile nel processo, dopo il deposito delle motivazioni: nei ricorsi si sostiene che la Corte d’appello non avrebbe valutato “i singoli indizi, in sé e in maniera unitaria”.

Vedi: Morte Martina Rossi, la Cassazione annulla l'assoluzione degli imputati 
Fonte: cronaca agi


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