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Mollicone, biblioteche scolastiche riducono divario culturale

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“In apertura, colgo l’occasione per ringraziare nuovamente l’Aie per la donazione di 300 volumi per ragazzi alla Biblioteca Nazionale di Moldova, un paese che sta vivendo un periodo cruciale per il proprio futuro, insidiato dagli attacchi di guerra ibrida della Russia, che ha votato con coraggio a favore dell’ingresso in Unione Europea. Un’operazione di diplomazia culturale fondamentale per dimostrare la nostra vicinanza al popolo moldavo e alla loro scelta”. Lo ha detto il presidente della commissione Cultura della Camera Federico Mollicone in occasione della presentazione della nuova edizione di #IoLeggoPerchè, progetto nazionale di educazione e promozione della lettura organizzato dall’Aie per la creazione e il potenziamento delle biblioteche scolastiche. “Nel ‘Mondo scritto e mondo non scritto’, Italo Calvino scriveva che ‘la lettura è un rapporto con noi stessi e non solo col libro, col nostro mondo interiore attraverso il mondo che il libro ci apre’. Iniziative come questa, giunta alla nona edizione – sottolinea il deputato FdI – colgono in pieno questo indirizzo culturale. Dall’indagine fatta da Aie su circa 3mila scuole della scorsa edizione di #ioleggoperché emerge con forza che il progetto risponde al bisogno sociale delle scuole stesse di creare e potenziare le biblioteche scolastiche: 1 scuola su 4 ha aperto o aprirà una biblioteca interna all’istituto grazie a questi libri”. Sull’attività del governo e del Parlamento per la promozione della lettura, Mollicone aggiunge: “La biblioteca nella scuola è una infrastruttura necessaria per la promozione della lettura. In contesti di maggiore disagio economico e sociale, come evidenziano i dati che presentiamo, il prestito bibliotecario diventa una delle poche occasioni per portare libri nelle case, riducendo il divario culturale e favorendo lo sviluppo di nuovi lettori. In questo senso abbiamo incrementato il fondo per i libri di testo per le famiglie meno abbienti di 4 milioni di euro. Come testimoniano molti studi nei paesi scandinavi, dove apre un teatro o un luogo culturale, si riduce la micro-criminalità e il degrado. Il governo Meloni – sottolinea – ha fatto un importante investimento a Caivano per costruire un centro culturale, anche con una biblioteca. Progetti come questo, in cui, tra l’altro, è previsto un premio aggiuntivo per le Regioni del Sud. vanno in questa direzione”.
Il parlamentare FdI spiega poi che “insieme al ministro Giuli e al ministro Valditara, stiamo lavorando per rendere la promozione della lettura una politica attiva del Governo Meloni. Oltre alla funzione sociale evidenziata in precedenza, crediamo che promuovere la lettura a scuola rappresenta un’opportunità per costruire modelli didattici più flessibili e ideare spazi innovativi di apprendimento nelle scuole. Leggere non deve essere un obbligo, ma può rappresentare uno strumento fondamentale per rimuovere gli ostacoli all’apprendimento e alla formazione di un sentimento comunitario nazionale. Su questo tema auspichiamo un fronte comune con l’opposizione”.
In particolar modo Mollicone sottolinea i risultati positivi della proposta di legge “Ad alta voce”: “nella scorsa legislatura – ricorda – sono stato firmatario, insieme alla collega Piccoli Nardelli, di una proposta di legge per la promozione della lettura. I dati contenuti nel report sono esplicativi del suo successo. Il bando ‘Ad alta voce’ ha visto un esponenziale incremento dei partecipanti in termini di soggetti aderenti alle reti di progetto caratterizzata dalla eterogeneità degli attori coinvolti come teatri, istituti scolastici, festival e rassegne, università, soggetti del terzo settore, librerie e biblioteche. Nel solo 2022 sono stati finanziati 141 progetti, con un aumento rispetto al 2021 del 140%. Il lavoro dentro alle scuole deve essere sostenuto anche con un piano di incentivazione della lettura anche al di fuori delle ore di insegnamento. Le Carta della Cultura e del Merito hanno ottenuto risultati importanti. La Carta del Merito – conclude – ha quasi esaurito nella sua interezza gli investimenti a lei indirizzati. Parte del fondo di riparto delle carte sarà destinata alle biblioteche e alle librerie”. (AGI)