Una nuova ricerca condotta da studiosi finlandesi in collaborazione con ricercatori internazionali ha individuato il modo di applicare il cosiddetto “modello a ciambella” per rendere più sostenibili i trasporti. “L’idea centrale del modello a ciambella sviluppato dall’economista Kate Raworth è fornire le condizioni di base per una buona vita per tutti senza superare i limiti critici dell’ambiente”, afferma il ricercatore post-dottorato, Elias Willberg, del Dipartimento di geografia dell’Università di Helsinki, che ha guidato il team di ricerca. “Proponiamo che questa idea venga applicata anche nel settore dei trasporti, dove ridurre le emissioni è stato a lungo difficile “, continua.
Lo studio, pubblicato su “Transport Reviews” è stato guidato da ricercatori finlandesi del Digital Geography Lab dell’Università di Helsinki e della Aalto University. Uno dei problemi, secondo gli autori, è che nel campo dei trasporti la ricerca sui problemi sociali “Ad esempio, è spesso più efficace migliorare l’accessibilità investendo in automobili private, che però hanno un carico insostenibile sull’ambiente. D’altra parte, se la dimensione sociale non viene presa in considerazione nella promozione di modalità di trasporto sostenibili, è facile finire solo per migliorare le opportunità di mobilità dei benestanti”, osserva Willberg.
“L’accessibilità è ancora ampiamente misurata prendendo in considerazione solo il tempo di viaggio”, afferma Henrikki Tenkanen, assistente professore della Aalto University. “Allo stesso tempo, gli effetti più ampi sull’ambiente e sulle persone rimangono invisibili in queste misurazioni. Fortunatamente, il rapido sviluppo di dati e strumenti geospaziali ha offerto maggiori opportunità per portare alla luce questi costi nascosti e miriamo a far progredire questo lavoro”.
“L’accessibilità spaziale può essere migliorata in molti modi diversi, ma a volte gli obiettivi ambientali e sociali sono inevitabilmente in conflitto tra loro”, aggiunge Tuuli Toivonen, leader del Digital Geography Lab dell’Università di Helsinki. Per questo motivo, pianificatori e decisori devono avere a disposizione modelli di analisi per comprendere se è possibile migliorare l’accessibilità riducendo contemporaneamente le emissioni.
“Dimostriamo che la ricerca sull’accessibilità è in grado di fornire informazioni e metriche ancora migliori per supportare questa discussione. La chiave è che la conoscenza e il know-how accumulati da questa ricerca siano messi a disposizione della società con strumenti e dati aperti”, conclude. (AGI)
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