Di Redazione
Salgono le tensioni sociali sul RDC. Aveva appena ricevuto notizia che avrebbe perso il reddito di cittadinanza, ha fatto irruzione nella stanza del sindaco di Terrasini (Pa) cospargendola di benzina e minacciando di dar fuoco a tutto (Ansa).
La sospensione del Reddito di Cittadinanza per 160mila famiglie ha indispettito una parte degli aventi diritto, infuriano polemiche e proteste.
Inps e governo cercano ora di garantire una transizione, alla luce del caos scatenatosi con gli sms mandati dall’Istituto di previdenza sociale.
Il reddito di cittadinanza in Italia è nato malissimo, ha dichiarato Ettore Minniti segretario nazionale di Confedercontribuenti, ma esso esiste in tutta Europa. E’ un dovere civico di solidarietà verso chi si trova in difficoltà economica, sociale e lavorativa. Purtroppo, mancava della parte dedicata alla formazione e all’inserimento nel mercato del lavoro, senza che venissero disciplinati i lavori di pubblica utilità. La realtà e che nell’opinione pubblica i percettori sono stati visti solo come fannulloni e mantenuti dallo Stato. Ma se Atene piange, Sparta non ride. La pezza posta a rimedio delle criticità del RdC dal Governo Meloni è peggio del buco.
Il governo Meloni lo ha eliminato in un pessimo modo: ha toppato!, continua Minniti. Si ha la sgradita sensazione che lo Stato abbia voluto dire ai suoi cittadini: “da domani arrangiatevi”. Lo stato sociale è sparito, non è più solidale con i propri cittadini, sempre più sudditi. Come contribuenti, che mal sopportano fannulloni, evasori, delinquenti, truffatori, siamo arrabbiati per questo provvedimento che riteniamo una ingiustizia sociale. Soprattutto quando tutto questo arriva, dopo qualche giorno, che i parlamentari si sono ripristinati il vitalizzo. Sopportiamo tutto, non siamo francesi e non amiamo le piazze, ma il colmo è arrivato. Le tensioni sociali aumenteranno. La Confedercontribuenti è preoccupata.
Povera Patria! Schiacciata dagli abusi di potere / di gente infame, che non sa cos’è il pudore, / si credono potenti e gli va bene quel che fanno; / e tutto gli appartiene – di Franco Battiato (1991)