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Migranti: ong, Per tribunale Ue non giusto Frontex nasconda foto

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Frontex ha tenute segrete più di 100 foto che potrebbero dimostrare il coinvolgimento dell’agenzia di frontiera europea nelle violazioni dei diritti umani nel Mediterraneo. Lo afferma la ong Sea-Watch sottolineando che la Corte europea di giustizia ha ritenuto che il rifiuto di accesso a quelle foto, chieste dall’ong, non fosse giustificato. Nell’aprile del 2022 Sea-Watch, insieme all’organizzazione FragDenStaat, aveva intentato una causa per la divulgazione di informazioni che dimostrerebbero il coinvolgimento di Frontex in vari casi di violazioni dei diritti umani. Frontex aveva rifiutato tutte le richieste che le erano state presentate ai sensi del regolamento sulla libertà di informazione. Il Tribunale dell’Ue ha purtroppo respinto una parete consistente del reclamo di Sea-Watch e ” sebbene Frontex sia obbligata a essere trasparente con i cittadini, la sentenza impedisce il rilascio di tutti documenti richiesti”. “Se vogliamo prevenire le violazioni dei diritti umani alle frontiere dell’Unione europea, i responsabili devono essere chiamati a rispondere delle loro azioni. Oggi la Corte non è riuscita a garantirlo. Il direttore di Frontex Leitjens può però dimostrare di essere coerente sulla trasparenza tanto decantata. Gli chiediamo di pubblicare tutte le immagini e i documenti richiesti”, afferma Marie Naass, responsabile dell’advocacy di Sea-Watch. Per Luisa Izuzquiza, responsabile di FragDenStaat a Bruxelles, la sentenza di oggi “rappresenta un’opportunità. Frontex ha sbagliato a tenere segrete prove importanti e ora dovrebbe divulgare i filmati in suo possesso; sarebbe fondamentale per raggiungere la vera trasparenza”.
Nella causa Sea-Watch a fatto riferimento al caso di un respingimento avvenuto il 30 luglio de 2021 “in violazione del diritto internazionale, di cui sono stati testimoni l’aereo di monitoraggio Seabird e la nave di soccorso Sea-Watch 3”. All’interno della zona di ricerca e soccorso maltese, un’imbarcazione in difficoltà con circa 20 persone a bordo è stata intercettata dalla cosiddetta guardia costiera libica e riportata in Libia. “Frontex – afferma l’ong – si è ripetutamente rifiutata di consegnare le informazioni richieste aveva seguito di richieste ai sensi del regolamento sulla libertà di informazione. Ciò che Frontex ha rivelato è l’entità dei dati disponibili: sono stati identificati 73 documenti, immagini e un video relativi alla data dell’incidente. Tra questi, 36 documenti sullo scambio di comunicazioni tra Frontex e le autorità libiche, italiane e maltesi in relazione alla loro operazione nel Mediterraneo centrale del 30 luglio 2021”. (AGI)

RED