“Mettere dei paletti contro la disinformazione, l’istigazione all’odio online e le interferenze straniere non significa censurare, ma difendere i nostri valori democratici. La libertà di espressione rimane la nostra stella polare, ma deve essere bilanciata con il diritto dei cittadini a vivere in uno spazio pubblico libero da manipolazioni e abusi. L’approccio europeo, incarnato dal Digital Services Act e dalle altre norme, si fonda su regole condivise e sulla responsabilità delle piattaforme digitali per garantire trasparenza, sicurezza e rispetto reciproco. È un modello che protegge i diritti fondamentali senza sacrificarli sull’altare degli interessi commerciali”. Lo afferma in una nota l’eurodeputato Sandro Gozi, segretario generale del Partito democratico europeo e membro della presidenza di Renew Europe.
“L’annuncio di Mark Zuckerberg sullo stop al fact-checking per Facebook e Instagram – prosegue Gozi -, sulla scia dei disastrosi esperimenti di Elon Musk con X-Twitter, non cambierà il percorso tracciato dall’Europa. Non sarà un video di un magnate della tecnologia a farci deviare dalla difesa dei nostri principi. Al contrario, questa nuova fase richiede coraggio e determinazione da parte della Commissione Europea per consolidare il modello digitale europeo, basato su una regolamentazione che garantisca innovazione senza abbandonare la coesione sociale e la democrazia stessa”. “Solo così potremo costruire uno spazio digitale equo, inclusivo e rispettoso dei nostri valori”, conclude.