(Adnkronos) – “Già a metà degli anni Settanta gli esponenti della Banda della Magliana avevano dei contatti con la criminalità organizzata, in particolare con la camorra. Ma anche con Cosa nostra. Basti ricordare i rapporti tra il ‘cassiere della mafia’ Pippo Calò con i romani. Ricordo il calibro criminale di Enrico Nicoletti. Quindi, non mi stupirebbe che il figlio Antonio avrebbe aiutato il boss Matteo Messina Denaro durante la latitanza”. A parlare con l’Adnkronos è Leonardo Agueci, ex Procuratore aggiunto di Palermo, tra i primi, a occuparsi, quando era alla Procura di Roma, negli anni Ottanta, della Banda della Magliana.
Source: Adnkronos