“Di indagini ne abbiamo fatte in trent’anni, ma questa è davvero un’indagine di grande qualità. La cattura di Messina Denaro è un capolavoro investigativo, soprattutto delle forze di polizia”. Lo ha detto il procuratore della Repubblica di Palermo, Maurizio De Lucia, in occasione della presentazione del libro «La Cattura» scritto a quattro mani con Salvo Palazzolo di ‘Repubblica’ e che racconta l’arresto dell’ex super latitante Matteo Messina Denaro. “Questo ci deve indurre a dire, adesso che succede? Tante cose. In qualche modo adesso abbiamo una Cosa Nostra che guarda al futuro, cercando di fare da mediatrice di interessi e cercando di rafforzarsi, come ha fatto nel passato, acquisendo rapidamente grandi capitali”, ha proseguito il magistrato. “Cosa Nostra, comunque, continua a fare la Cosa Nostra sui territori. Le estorsioni, ad esempio, sembrano poca cosa se prese individualmente, ma sono forme di manifestazione sul territorio”. “Le indagini dimostrano la cointeressenza dei soldi di Matteo Messina Denaro in una serie di grandi imprese, pensiamo soltanto a tutto il settore della distruzione commerciale. A Messina Denaro riusciva bene investire profitti importanti delle sue attività illecite in attività lecite”, ha detto ancora De Lucia. “Lo abbiamo preso a 10 chilometri da casa sua, come anche Bernardo Provenzano, ma era un uomo che si muoveva, che ha viaggiato, che non ha sviluppato relazioni soltanto tra Castelvetrano e Campobello di Mazara, ma in mezza Europa”. (AGI)
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