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Messico: guerra fra gang droga per confine Guatemala, 19 morti

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In Messico la guerra delle gang del narcotraffico ha causato 19 morti negli scontri a fuoco avvenuti nello Stato meridionale del Chiapas. Lo ha riferito il ministero della Sicurezza dopo il ritrovamento in un camion merci di 14 uomini uccisi a colpi d’arma da fuoco, due nella cabina di guida, due ai lati del veicolo e un altro a 100 metri di distanza. Il fatto di sangue è avvenuto nella città di La Concordia, a poche ore di strada dal confine con il Guatemala. Secondo i primi elementi dell’inchiesta, il nuovo episodio di violenza è riconducibile a uno “scontro” tra il potente cartello di Sinaloa e una fazione rivale identificata come “cartello del Chiapas e del Guatemala”, in lotta per il controllo della zona frontaliera. In effetti almeno quattro vittime sono in possesso di una carta d’identità emessa dal governo guatemalteco. Nei pressi del luogo della sciagura le autorità hanno arrestato diversi uomini “collegati al traffico di droga, alla tratta di esseri umani e al traffico di armi”, ha precisato la stessa fonte ministeriale. Lo scorso fine settimana, il governo federale ha dispiegato 1.200 soldati per rafforzare la sicurezza lungo il confine con il Guatemala. Proprio in quella regione Claudia Sheinbaum – eletta presidente del Messico il mese scorso – era stata brevemente trattenuta da uomini incappucciati, in piena campagna elettorale. Secondo il centro di analisi Insight Crime, il conflitto è incentrato sul controllo delle città di confine, un’area chiave per il traffico di droga e armi e per il passaggio dei migranti attraverso il Messico verso gli Stati Uniti. La violenza legata ai cartelli ha causato circa 450 mila morti e più di 100 mila dispersi dal 2006, quando l’allora presidente Felipe Calderon (2006-2012) lanciò un’offensiva militare contro il traffico di droga. (AGI)