“Il turismo è un comparto fondamentale, rappresenta il 13% della ricchezza nazionale”, ha affermato il Presidente del Consiglio intervenendo via video al Forum internazionale del Turismo. Il settore sconta una “mancanza cronica di manodopera”, a causa anche di “politiche assistenzialistiche del passato”
AGI – “Il turismo è uno dei motori trainanti dell’Italia, è uno degli asset strategici del sistema produttivo”, ma “purtroppo spesso è stato trascurato e a volte snobbato ed è un errore gravissimo”. Lo ha detto la premier Giorgia Meloni in collegamento video al Forum internazionale del Turismo.
“Il turismo è un comparto fondamentale, rappresenta il 13% della ricchezza nazionale”, ha proseguito il Presidente del Consiglio, rivendicando la scelta di reintrodurre il ministero del Turismo, con l’obiettivo di dare al settore “nuova centralità”.
“Nei primi 4 mesi del 2023 abbiamo registrato rispetto al 2022 il 43% dei turisti in più, con un numero di impiegati cresciuto con un aumento di circa 130 mila occupati”, ha aggiunto Meloni.
Il presidente ha poi osservato che il comparto sconta una “mancanza cronica di manodopera”, a causa anche di “politiche assistenzialistiche del passato: per questo sul reddito di cittadinanza abbiamo voluto intervenire di fatto abolendolo per chi ha la possibilità di lavorare”.
La premier ha ribadito che “c’è tantissima fame di Italia all’estero ed è nostro preciso dovere rispondere a questa fame di Italia e farci sentire sempre più pronti. È una sfida che riguarda tutti, il governo, gli operatori, è una sfida aperta su cui ciascuno di noi deve mettersi in gioco. Il governo c’è e sono sicura che insieme potremo raggiungere gli obiettivi”.
Infine, il turismo balneare che “rappresenta un’eccellenza italiana che noi vogliamo difendere e mettere al riparo dall’incertezza normativa, in un confronto che è sempre costante e serrato con Bruxelles”.
Al Forum in corso a Baveno è intervenuto anche il ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano. L’Italia è una “superpotenza culturale” e questo è fondamentale per il turismo.
“Turismo e cultura sono intimamente e strettamente legati uno con l’altro – ha osservato il ministro – Tutte le analisi ci dicono che i grandi flussi sono improntati di più sulla cultura. Negli anni ’70 c’era un turismo meramente balneare legato alle montagne e ai laghi ma oggi chi viaggia e fa turismo vuole assolutamente anche conoscere e l’Italia è una superpotenza”.
“Quando ho detto che è una superpotenza culturale – ha spiegato Sangiuliano – mi riferivo al fatto che la nostra penisola al centro del Mediterraneo rappresenta un unicum di sovrapposizioni, di susseguirsi di civiltà ognuna delle quali ha lasciato qualcosa”.