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Meloni condanna violenza a Joly. Opposizioni,sciolga CasaPound

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Un atto di violenza “inaccettabile”, l’attenzione del governo “è massima”: Giorgia Meloni esprime “solidarietà” ad Andrea Joly e condanna con “fermezza” l’aggressione al giornalista de “La Stampa” avvenuta ieri notte fuori dal circolo di Torino “Asso di Bastoni” durante un raduno di simpatizzanti di estrema destra che lo stesso cronista stava filmando con il suo telefonino. “Ho chiesto al ministro dell’Interno Piantedosi di essere aggiornata sugli sviluppi del caso”, dice la premier.
La polizia, dopo le verifiche della Digos, ha denunciato due militanti di CasaPound.
Sul fatto è intervenuto anche il vicepremier azzurro, Antonio Tajani, che denuncia la “troppa violenza e intolleranza in Italia contro chi non la pensa come te”, ricordando anche il caso della coppia di omosessuali picchiata a Roma e le “minacce di morte” a Forza Italia.
Tuttavia, se il presidente del Senato, Ignazio La Russa, plaude alla condanna unanime di tutti i partiti per quanto subito dal cronista – spinto a terra e preso a calci come emerge da un video pubblicato dal suo giornale – l’aggressione diventa in poche ore anche un ‘caso politico’. Le opposizioni infatti, attaccano: “passare ai fatti e sciogliere subito le organizzazioni neofasciste come Casapound”, il coro unanime rivolto al governo e alla presidente del Consiglio. Il ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi assicura che “nel nostro Paese, tanto più con il nostro governo non ci sarà mai spazio per la violenza di qualsiasi matrice, soprattutto se perpetrata con finalità discriminatorie o ai danni di soggetti fragili o di chi svolge particolari e fondamentali funzioni”. I partiti di minoranza però chiedono “interventi immediati” contro i movimenti di estrema destra di matrice neofascista.
“Esprimo anche grande preoccupazione – dice Elly Schlein – per il clima di impunita’ che continuiamo a registrare di fronte a episodi cosi’ gravi: cos’altro dobbiamo aspettare perché vengano sciolte, come dice la Costituzione, le organizzazioni neofasciste?”. Casapound “è un’organizzazione fascista nel metodo e nel merito per troppo tempo vezzeggiata, protetta e giustificata da una parte della destra italiana. Una realtà – afferma il leader di Azione, Carlo Calenda – che professa e pratica violenza e che non riesce a confrontarsi nel rispetto delle opinioni degli altri va sciolta, perché estranea alle regole democratiche”.
Giuseppe Conte condanna “l’aggressione squadrista” e sollecita un’azione della “politica e delle forze sane” per mettere fine “a questi deliranti rigurgiti di arroganza e violenza”. Governo e Meloni nel mirino anche di Avs con Nicola Fratoianni: “tutti gli esponenti politici e di governo della destra che finora hanno parlato – rileva – si son ben guardati dall’utilizzare la parola ‘fascisti’, e non è un bene. Anche per questo rinnoviamo con decisione la richiesta alla presidente del Consiglio: quando intende sciogliere le organizzazioni neofasciste, se non ora?”. Italia viva si sofferma anche sul tema dell’informazione condannando questi atti di “violenza e intimidazione” con “l’aggravante di essere compiuti allo scopo di comprimere la libertà di stampa”, sottolinea la senatrice Raffaella Paita coordinatrice nazionale del partito.
Intanto, la posizione dei due attivisti di CasaPound denunciati dalla questura di Torino è al vaglio dell’autorità giudiziaria. Un filmato girato dal cronista stesso immortala il momento in cui gli attivisti lo avvicinano chiedendogli “Sei dei nostri?”. A Joly, stando a quanto riferisce La Stampa, è stato intimato di consegnare lo smartphone, poi è statp gettato a terra e colpito con dei calci. Il giornalista si è fatto medicare in ospedale.
Diversa la ricostruzione del Circolo Asso di Bastoni. “Ieri centinaia di persone hanno partecipato alla festa dei 16 anni del circolo, in un clima completamente di festa e senza alcun tipo di tensione. Durante una foto di gruppo, è stata vista una persona fare foto e video ai presenti, tra cui anche dei minorenni con i genitori, e gli è stato chiesto chi fosse. Questa persona, apprendiamo solo dai giornali essere un giornalista, non si è identificata in nessun modo come tale, ma ha anzi spintonato dei ragazzi, creando un battibecco e litigando, alzando la tensione. Poi – si legge in una nota del Circolo – si è messo a correre, tra l’altro cadendo. Appena visto il battibecco che ha provocato il giornalista ormai lontano dal circolo ne è nata una scaramuccia da 20 secondi, in cui alcuni associati sono anche intervenuti per dividere e cercare di riportare la calma”. (AGI)