Nel giorno di Natale, il premier Francois Bayrou ha tenuto una riunione online con diversi ministri e imprenditori del settore edile per affrontare la questione prioritaria della ricostruzione degli alloggi a Mayotte, dopo il devastante ciclone Chido.
“Non possiamo aspettare, queste questioni devono andare avanti. Per questo abbiamo organizzato un incontro il giorno di Natale”, ha detto Bayrou. “La nostra preoccupazione, che è un imperativo, è presentare soluzioni concrete il più rapidamente possibile. La solidarietà non può essere solo a parole, deve essere nei fatti”, ha proseguito il premier francese.
Alla riunione hanno partecipato il ministro dei Territori d’Oltremare Manuel Valls, quello dell’Economia Eric Lombard e dell’Edilizia Valerie Letard. Il ministro degli Interni Bruno Retailleau era rappresentato dal prefetto dei Pirenei Atlantici. All’incontro hanno preso parte anche degli imprenditori specializzati in coperture abitative e con filiali a Mayotte.
Secondo l’ultimo bilancio della prefettura locale, a Mayotte sono almeno 39 le vittime del ciclone Chido e più di 4.000 i feriti. Il ciclone più devastante che Mayotte abbia vissuto negli ultimi 90 anni ha causato danni colossali il 14 dicembre nel dipartimento più povero della Francia, dove da allora i servizi di emergenza sono al lavoro per ripristinare servizi essenziali come l’acqua, l’elettricità e le reti di comunicazione. “Il 90% di Mayotte è distrutto, il 90% delle case non ha più il tetto. Non abbiamo acqua, né cibo, gli aiuti stentano ancora ad arrivare nelle zone”, ha deplorato Estelle Youssouffa, deputata della prima circoscrizione elettorale di Mayotte, denunciando la lentezza degli aiuti.
Bayrou ha promesso di andare a Mayotte subito dopo la formazione del suo governo, mentre il ministro Valls ha confermato che si recherà sull’isola “con il primo ministro il più presto possibile”. (AGI)
VQV