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Mattarella ha nominato alfiere del lavoro Sara, studentessa modello

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AGI – Durante i cinque anni di liceo, la sua media è sempre stata del 10 e, alla maturità, non avrebbe potuto prendere altro voto se non 100 con la lode. La sua insegnante confida che, forse, negli ultimi anni la sua ex allieva avrà letto oltre duecento libri. Appassionata, umile, preparata. Per lei, studiare “è un’occasione”. E’ Sara Vicinanza, ventenne salernitana originaria di San Cipriano Picentino, insignita, pochi giorni fa, dell’attestato d’onore e della medaglia di Alfiere del Lavoro dal presidente della Repubblica perchè è tra i venticinque migliori studenti che si sono diplomati alla scuola secondaria superiore.

La giovane studentessa rientra tra gli studenti selezionati nel 2020, quando la cerimonia è slittata a causa della pandemia. “Quando hanno chiamato l’ingresso di Mattarella in aula, ci siamo alzati tutti in piedi e io ho cominciato a tremare. Li’, ho percepito la grandezza di cio’ che stava succedendo”, racconta all’AGI Sara Vicinanza. “è stato bellissimo avere Mattarella a pochi centimetri di distanza. Sono davvero onorata”, aggiunge.

Sara Vicinanza ha concluso il proprio percorso di studi dopo aver frequentato la sezione B del liceo linguistico Alfano I di Salerno lo scorso anno. “Sapevo che la mia professoressa e la preside della mia scuola avevano inviato la mia candidatura, ma non mi aspettavo di essere selezionata nella mia provincia e, poi, passare nella graduatoria finale – confessa – quando ho ricevuto la chiamata, ero un po’ spiazzata. E’ il primo grande riconoscimento che ho avuto, un premio dal valore fortemente simbolico. Non so se sono davvero una dei migliori 25 studenti in Italia”.

Per lei, si tratta, più che altro, di “un riconoscimento per me stessa perchè a volte è difficile fermarsi, guardare indietro e riconoscere di aver raggiunto degli obiettivi”. “Nel mio percorso di studi non ho mai puntato ad avere voti alti. Il mio obiettivo era conoscere, capire cosa avrei potuto prendere da cio’ che studiavo e portarlo con me, dunque cosa avrei potuto fare per avvicinarmi di piu’ alla persona che vorrei diventare”, spiega.

L’onorificenza “è una spinta per continuare a fare ciò che ho sempre fatto, cioè non fermarmi alla dimensione pratica del voto e continuare ad approfondire e a fare quello che mi piace. Mi reputo fortunata ad avere questa opportunità, ho i mezzi, sono nata nel posto giusto, ho vissuto anche con i miei genitori che mi hanno sempre spronata a farlo, cosi’ come gli insegnanti. Mi sembrerebbe quasi una perdita non approfittare dell’occasione di studiare”. Ora studia Scienze politiche, sociali e internazionali a Bologna, “un corso di studi abbastanza vario perchè multidisciplinare. Dovro’ aspettare ancora un po’ per capire in cosa specializzarmi. Pero’, uno sbocco che mi piacerebbe è una carriera diplomatica o di funzionariato presso organismi internazionali come l’Unione europea o le Nazioni unite. Non so se ci riusciro'”. (AGI)Sa2/Lil

Source: agi


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