“L’agricoltura esercita un’influenza polifunzionale incidendo in modo importante sui tradizionali rapporti che vedevano la dipendenza delle aree rurali dalle aree urbane”, “agricoltura e identità dei territori sono strettamente connesse. Il paesaggio italiano è debitore nei confronti delle opere di trasformazione introdotte dalla pratica agricola. Così come la tutela dell’ambiente, la sostenibilità, la salubrità degli alimenti, la sicurezza alimentare, sono questioni che vi vedono protagonisti.
L’agricoltura, l’alimentazione, connotano una civiltà, quella italiana”. Lo ha detto Sergio Mattarella al convegno per gli 80 anni di Coldiretti. “E, come ha molto opportunamente osservato il presidente Prandini, l’agricoltura si ripropone, oggi, come un significativo fattore di coesione, integrazione, legalità e cittadinanza. Difatti, non bisogna avere paura del nuovo. Ribaltando l’immagine, non serve vino vecchio né in otri né in tempi nuovi”.
E questo “vale per il cambiamento climatico” ha sottolineato il Presidente. “Occorrono ricette, soluzioni aggiornate, con la stessa lungimiranza che permise di affrontare, con i mezzi di allora, la rinascita del Paese.
Se avessero avuto lo sguardo rivolto all’indietro i Padri della Repubblica, i Padri della Coldiretti, dove ci avrebbero portato? Dove saremmo oggi? Siamo loro debitori e dalla loro esperienza sollecitati alla medesima lungimiranza”. (AGI)