Filosofa liberal per eccellenza, non si può negare che le sue idee abbiano esercitato una forte influenza. La Nussbaum parte da un attento studio della filosofia antica (La fragilità del bene) da cui riprende soprattutto Aristotele e gli stoici, per pervenire a una personale visione etica. Da Aristotele mutua anzitutto il concetto di eudaimonia, una “prosperità umana” verso cui tendere nonostante gli ostacoli del destino, che corrompono con facilità i valori morali – il bene è fragile, appunto. A differenza del filosofo greco però, che era convinto che la politica dovesse promuovere l’operare in accordo con un’unica e comprensiva concezione della vita umana buona, la filosofa americana sostiene l’importanza del rispetto per il pluralismo e del ragionevole disaccordo sul valore ultimo e sul significato della vita. La politica deve limitarsi a promuovere le capacità, non l’effettivo operare, per lasciare spazio alla decisione di dedicarsi o meno a una determinata funzione. Dallo stoicismo, invece, la Nussbaum riprende l’attenzione per l’influsso delle emozioni in ambito etico, senza però rifiutare completamente il loro apporto, che considera talvolta buono e talvolta cattivo. Le emozioni sono affidabili solo nella misura in cui lo è il materiale culturale di cui sono fatte (da cui l’importanza di un’educazione umanistica), e una buona critica filosofica delle norme culturali implica anche una critica delle emozioni culturalmente apprese. In definitiva la Nussbaum tende verso una via di mezzo etica, che si pone con un certo equilibrio tra ragione (importante ma non unica) e sentimenti (a volte giusti e a volte sbagliati), e tra relativismo (la pluralità dei punti di vista) e idealismo (una motile idea di bene verso cui tendere). Il pregio delle vie di mezzo è che sono spesso giuste, perché non cedono alle semplificazioni; il difetto è che non possono essere prescritte, dato che si fondano sul vaglio dei singoli casi. Più che un’etica, dunque, sembra che la Nussbaum ci proponga un allenamento all’etica.
Disgusto e umanitàdi Martha Nussbaum
Disgusto e umanità sfida la società e la politica su vari terreni, dal diritto di famiglia, alle leggi antidiscriminazione, alla legislazione sul lavoro. Sono in gioco i diritti fondamentali, i principi costituzionali.