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NANTUCKET, MASSACHUSETTS, 01/08/1818 – LYNN, MASSACHUSETTS, 28/06/1889

Lontana cugina di Benjamin Franklin, era la terza dei dieci figli di William Mitchell e Lydia Coleman, i quali ritenevano, secondo la loro religione quacchera, che anche le figlie femmine dovessero avere la stessa istruzione dei maschi.

Frequentò la North Grammar School, dove il padre era il preside, e quando questo fondò una propria scuola, lo seguì prima come allieva e poi come insegnante assistente. A casa il padre le insegnava astronomia usando il suo telescopio e a solo 12 anni e mezzo lei lo aiutò a calcolare il momento esatto di una eclisse anulare.

Successivamente, la scuola del padre chiuse per cui frequentò una scuola per ragazze di Cyrus Peirce (una scuola che formava insegnanti) lavorando poi per lui come assistente prima di aprire una propria scuola nel 1835 a 17 anni.

L’anno dopo chiuse la scuola e accettò l’impiego di primo bibliotecario all’Ateneo di Nantucket, posto ideale per lei dove, oltre e ricevere un buon stipendio, poteva studiare e leggere.

Il padre ottenne un posto da cassiere alla Pacific Bank con diritto ad una casa annessa alla banca dove installò un piccolo osservatorio sul tetto, con un nuovo telescopio commerciale da 4 pollici e Maria lo aiutò nelle osservazioni di stelle fatte per conto della Guardia Costiera.

Nell’autunno del 1847 con il suo telescopio scoprì una cometa, poi nota come “Cometa Miss Mitchell” (ora C/1847 T1) e il padre segnalò la cosa al professor William Bond dell’Osservatorio di Harvard. Per la scoperta vinse un premio appositamente istituito dal Re Federico VI di Danimarca per il primo scopritore di ogni cometa ‘telescopica’ (non visibile ad occhio nudo). Inizialmente il premio doveva andare a Padre Francesco de Vico di Roma che aveva scoperto la stessa cometa, ma si seppe poi che era stato preceduto di due giorni e così nel 1848 fu finalmente attribuito a Maria Mitchell. Il premio le diede fama mondiale perché precedentemente l’unica donna a scoprire una cometa era stata Caroline Herschel.

Divenne la prima donna membro dell’American Academy of Arts and Sciences nel 1848, dell’American Association for the Advancement of Science (AAAS) nel 1850 e più tardi dell’American Philosophical Society nel 1869.

Continuava a lavorare come bibliotecaria ma nel 1849 le fu offerto un posto di ‘computer’ (addetta ai calcoli) delle tavole di posizione del pianeta Venere dall’ufficio dell’Almanacco Nautico.

Nel 1856 un ricco banchiere di Chicago, H. K. Swift, le propose di accompagnare la figlia Prudence in un viaggio nel sud degli Stati Uniti e in Europa; visitarono così New Orleans dove conobbe la condizione degli schiavi, poi si recarono a Londra dove visitò l’Osservatorio di Greenwich e fu ricevuta cordialmente da Sir Airy, che si era opposto alla concessione del premio per la cometa, poi Collingswood, la casa di William Herschel che fin dall’infanzia considerava il suo idolo, dove venne ricevuta da Sir John e consorte, e anche i luoghi di Shakespeare. In procinto di partire per Parigi, Prudence dovette tornare in patria, per la bancarotta che aveva colpito il padre, e Maria continuò da sola. Visitò l’Osservatorio di Parigi, anche se Le Verrier la ricevette formalmente e la accompagnò in una visita da turista più che da collega astronomo, forse non fidandosi di una donna. Continuò poi per Roma unendosi alla famiglia dello scrittore Nathaniel Hawthorne. Qui fu molto turbata visitando i luoghi dove Galileo era stato condannato e chiese di visitare la Specola Vaticana dove però le donne non erano ammesse. Ottenne il permesso della visita, ma solo di giorno e non poté compiere osservazioni. Proseguì poi per Berlino dove fu ricevuta da Alexander von Humboldt, e ritornò a Nantucket nel 1858.

Nel 1865 divenne il primo Professore di Astronomia del Vassar College a Poughkeepsie, New York, (il primo College esclusivamente femminile degli Stati Uniti) e direttore dell’Osservatorio, che possedeva un telescopio da 12 pollici, il terzo più grande degli Stati Uniti. Con questo studiò la superficie di Saturno e Giove e fotografò stelle, dedicandosi anche allo studio delle macchie solari. Dopo poco tempo si accorse che nonostante la sua fama ed esperienza il suo stipendio era inferiore a quello dei colleghi maschi molto più giovani e pretese, ottenendolo, un aumento.

Nel 1842 aveva lasciato la fede quacchera e si era accostata alla chiesa Unitariana, anche se non era praticante di nessuna religione. Scrisse: “Scientific investigations, pushed on and on, will reveal new ways in which God works, and bring us deeper revelations of the wholly unknown”.

Più tardi iniziò a battersi contro la schiavitù, non vestendo per protesta abiti di cotone. Divenne anche amica di attiviste ‘suffragette’, come Elizabeth Cady Stanton, Lucy Stone, e Susan B. Anthony e fondò nel 1873 la American Association for the Advancement of Women presiedendo anche nel 1875 il primo Congresso delle Donne.

Nel 1887 la Columbia University le conferì il dottorato onorario. Nel 1888 si dimise dal Vassar College per le cattive condizioni di salute e morì l’anno dopo. Subito dopo la sua morte gli amici e sostenitori fondarono la Maria Mitchell Association( http://www.mmo.org/ ) di Nantucket per mantenere e sostenere la scienza nell’isola.

A lei sono dedicati l’Osservatorio “Maria Mitchell” di Nantucket e un cratere lunare.

 

Fonte: https://www.aif.it/