È stato firmato oggi presso l’Assessorato regionale allo Sviluppo economico, in maniera definitiva, l’accordo che prevede il passaggio dei 152 lavoratori da Marelli a Tecnomeccanica Crevalcore. Sono stati sottoscritti inoltre il piano industriale, il contratto integrativo aziendale e l’accordo per la cassa integrazione straordinaria per riorganizzazione. Lo comunicano i sindacati Fim, Fiom, Uilm nazionali, e Fim, Fiom, Uilm Bologna, in una nota. I lavoratori passano attraverso la cessione del ramo d’azienda da Marelli a Tecnomeccanica, senza interrompere il rapporto di lavoro e mantenendo in essere, quindi, tutti i diritti e i trattamenti economici che avevano maturato in precedenza. Dal 26 agosto riprenderanno il lavoro circa 90 dipendenti e nei mesi da settembre a dicembre è prevista la piena saturazione, con il ritorno all’attività lavorativa di tutte le lavoratrici e i lavoratori. È stato, inoltre, presentato il piano industriale che prevede, tra l’altro, investimenti importanti per un ammontare di circa 20 milioni di euro, di cui quasi 12 tra il 2024 e il 2025.
Le principali voci relative agli investimenti sono legate all’acquisto di nuovi stampi e nuovi macchinari oltre ad un importante parco fotovoltaico (fondamentale per la sostenibilità economica e ambientale della fonderia). Qualità e innovazione del prodotto sono la via maestra per un reale sviluppo industriale. Nello stabilimento oltre alla fonderia troveranno spazio anche un reparto di lavorazioni meccaniche e un reparto per la componentistica di plastica.
Si è conclusa quindi una vertenza iniziata il 19 settembre 2023 e che ha visto la mobilitazione di un intero territorio: i lavoratori organizzati da Fiom, Fim e Uilm, le istituzioni, la cittadinanza e le associazioni. Si conferma il mantenimento del sito produttivo di Crevalcore con una prospettiva di crescita ed è stata data, coerentemente con gli obiettivi sindacali, una risposta a tutti i 229 dipendenti: 152 continueranno a lavorare nel sito, 40 hanno chiesto e ottenuto il trasferimento incentivato in altre sedi di Marelli, mentre i rimanenti hanno optato per l’uscita incentivata e volontaria prevalentemente finalizzata alla pensione. Soddisfazione unanime viene espressa dalla Rsu e da Fiom, Fim e Uilm sia territoriali che nazionali per la gestione di questa vertenza che dovrebbe essere presa come modello di un sistema virtuoso e ripetibile. (AGI)