“Nelle prossime ore la legge di Bilancio concluderà il suo percorso a pochi giorni dalla fine dell’anno, mentre il Paese è distratto dai festeggiamenti e sicuramente ignaro di che cosa significherà per le casse dei comuni italiani, dai più grandi ai più piccoli”. Inizia così la lettera aperta al Governo del sindaco di Modena, Massimo Mezzetti, sostenuto da una coalizione di centrosinistra, sulla manovra. “Con i vincoli per la spesa corrente che sono stati previsti sulla base del patto di stabilità saremo obbligati a imprigionare risorse e tutto questo si scaricherà inevitabilmente sui servizi che eroghiamo – prosegue -. Stiamo parlando complessivamente di 1 miliardo e 350 milioni nei prossimi cinque anni, solo sulla spesa corrente. Sicuri che sia giusto imbrigliare i Comuni che utilizzano ‘solo’ il 6% della spesa corrente della pubblica amministrazione?” “Caro ministro, cara presidente del Consiglio, in questo modo non si favorisce lo sviluppo del Paese – critica Mezzetti -. Non avete neppure tenuto conto dei recenti appelli del Presidente Mattarella. Sui Comuni, al contrario, si dovrebbe investire con maggiori trasferimenti ed eliminando i vincoli, dando fiducia all’ente che è il primo referente di tutti i cittadini, a proposito di vera autonomia”. “Tutto questo – prosegue – avviene mentre i cittadini si aspettano dai Comuni sempre maggiori servizi, come quelli per la popolazione che invecchia, quelli per il fondo per la non autosufficienza o quelli per la casa, così come quelli che riguardano l’educazione, la coesione sociale e le politiche giovanili. In particolare, sull’ultima questione, c’è una timida apertura con i 100 milioni di euro per un fondo a copertura dei costi che i Comuni sostengono per i minori affidati. Risorse importanti ma sicuramente non sufficienti”. “Ci aspetta, quindi – conclude il primo cittadino di Modena -, un 2025 con il pallottoliere sempre in mano, attenti a non fare spese che non ci possiamo permettere, ma che sono essenziali per i cittadini. Misureremo presto l’impatto che il vincolo sulla spesa avrà per il Comune di Modena, dato che abbiamo posticipato l’approvazione del bilancio comunale anche per capire il quadro nazionale. Chiudo sapendo di non essere solo in questi ragionamenti, ma in compagnia di tanti sindaci, di ogni colore politico che sanno bene quale 2025 li aspetta”. (AGI)
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