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Manovra, altre risorse tolte al reddito

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La presidente del Consiglio Giorgia Meloni incassa il via libera con rilievi della Commissione Europea sulla manovra. Un sì condizionato da alcuni rilievi.

Il giudizio della Commissione europea sulla manovra è «complessivamente positivo, con alcuni rilievi critici», come ha sottolineato il commissario Ue all’Economia Paolo Gentiloni

Più precisamente, le misure incluse nel progetto di bilancio che non sono in linea con le raccomandazioni-paese riguardano in particolare: «Una disposizione che innalza il tetto per le transazioni in contanti da 2.000 a 5.000 euro; una misura equivalente a un condono che permette la cancellazione di debiti fiscali pregressi relativi al periodo 2000-2015 e non superiori a 1.000 euro (una misura, questa, che la commissione chiama senza giri di parole «tax Amnesty», definizione che in italiano suona come «condono fiscale»); e la possibilità di rifiutare i pagamenti elettronici di importo inferiore a 60 euro senza essere sanzionati». Misure che «non sono in linea» con le raccomandazioni specifiche per l’Italia sulla lotta all’evasione fiscale.

Reprimenda della Ue anche sui costi del sistema pensionistico per il rinnovo nel 2023 dei regimi di pensionamento anticipato in scadenza, anche se con criteri di età più stringenti (Opzione donna). Quota 103 e gli altri canali temporanei di uscita anticipata non sono in linea con la richiesta di attuare pienamente le riforme previdenziali adottate in passato, a cominciare dalla legge Fornero, anche in funzione del contenimento della spesa pensionistico. A ciò si aggiunge la tirata di orecchie sulle riforme strutturali, a partire dalla mancata riforma fiscale necessaria per «ridurre ulteriormente le imposte sul lavoro e aumentare l’efficienza del sistema tributario».

Mel parere sulla manovra italiana, prevede «l’allineamento dei valori catastali a quelli di mercato correnti», la riduzione delle spese fiscali che nell’ottica comunitaria deve puntare anche ad alleggerire le esenzioni e le deroghe all’aliquota ordinaria dell’Iva, il taglio dei sussidi ambientalmente dannosi e una semplificazione del Codice tributario. Tra gli obiettivi giudicati irrinunciabili c’è poi, naturalmente, una riduzione ulteriore del cuneo fiscale, che le mosse su Iva, Catasto e Tax Expenditures dovrebbero aiutare a finanziare.

La caccia alle risorse, col reddito di cittadinanza sempre nel mirino, e i tempi strettissimi di esame complicano la partita della manovra. Vi è la possibilità di una riduzione a 7 mesi del Reddito, il che consentirebbe di liberare altri 200 milioni da aggiungere alla dote per le modifiche

Con le opposizioni, per di più, sul piede di guerra per una proposta, che spunta fuori sacco dal ministero della Giustizia, e riguardante una moratoria su alcuni reati fiscali.

Un’ipotesi che – nella sostanza e nei modi – fa però andare su tutte le furie l’opposizione che in commissione Bilancio alla Camera va all’attacco: “il governo vuole un colpo di spugna sui reati tributari”

Fonte Il sole 24 ore.