La nuova ondata di maltempo sulla Penisola rende l’estate 2023 sempre più da incubo, funestata da una media di 32 eventi estremi al giorno lungo la Penisola, tra grandinate, trombe d’aria, bombe d’acqua, ondate di calore e tempeste di vento, in aumento del +57% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno che hanno colpito il territorio, con pesanti danni a città e campagne, oltre a rovinare le vacanze e il turismo. E’ quanto emerge dall’analisi della Coldiretti sugli effetti del cambiamento climatico secondo i dati dell’European Severe Weather Database (Eswd). Dopo il caldo estremo fatto registrare a luglio, che dovrebbe confermarsi come il mese più caldo di sempre, gli ultimi nubifragi aumentano ulteriormente il conto danni all’agricoltura e alle infrastrutture rurali che supereranno i 6 miliardi dello scorso anno, secondo Coldiretti. Un’annata nera per l’agricoltura italiana dove a causa dei cambiamenti climatici quest’anno si registra tra l’altro un taglio del 10% della produzione di grano, del 14% di quella di uva da vino fino al 63% delle pere mentre il raccolto di miele è sceso del 70% rispetto allo scorso anno. Ma in difficoltà sono anche le altre produzioni ortofrutticole bruciate dal caldo torrido con ustioni che provocano perdite, dall’uva ai meloni, dalle angurie alle albicocche, dai pomodori alle melanzane. Siamo di fronte alle evidenti conseguenze dei cambiamenti climatici anche in Italia dove l’eccezionalità degli eventi atmosferici è ormai la norma, con una tendenza alla tropicalizzazione che – conclude la Coldiretti – si manifesta con una più elevata frequenza di manifestazioni violente, sfasamenti stagionali, precipitazioni brevi e intense e il rapido passaggio dal sole al maltempo, con sbalzi termici significativi. (AGI)
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