“Serve una buona informazione” si cosa fare nelle emergenze maltempo “a partire dalle scuole, che in Italia manca. Ma con l’educazione si salvano vite: invece di quante sono state, forse le vittime avrebbero potuto essere due” in Toscana: lo afferma il climatologo Luca Mercalli in un’intervista a La Stampa.
“La commissione De Marchi”, ricorda Mercalli, “è stata istituita dopo l’alluvione di Firenze del ’66, di cui ricorre l’anniversario. Nelle conclusioni spiegava che bisogna smetterla di costruire nelle zone a rischio. L’abbiamo fatto? No. E allora aspettiamoci che il conto dei danni aumenti ogni volta”. Per il climatologo “stiamo mancando la fase di prevenzione” e questo si aggiunge la carenza di informazione su come comportarsi in caso di eventi estremi, eppure “l’educazione può salvare vite”. “Quando un fenomeno è estremo dobbiamo pensare che la sicurezza al 100% non esiste ma si possono ridurre le morti ‘banali’, quelle del tipo ‘non sapevo’ o ‘sono andato a vedere il fiume e il ponte è crollato'”, ha osservato. (AGI)
RED/SAR