Don Luigi Ciotti si è collegato telefonicamente con il consiglio metropolitano di Milano riunito in seduta straordinaria per portare solidarietà al procuratore capo di Milano Marcello Viola e alla sostituta procuratrice Alessandra Cerreti, minacciati per l’inchiesta Hydra sulle mafie al nord. “Le mafie si rafforzano se noi non ci schieriamo, se i cittadini non si mettono in gioco, non possiamo delegare sempre a magistratura e forze dell’ordine”, ha detto parlando da Trapani dove oggi 50mila persone hanno partecipato alla manifestazione di Libera. “I familiari di vittime innocenti di mafia – ha aggiunto – non chiedono celebrazioni ma un impegno. La richiesta che i familiari fanno e di trasformare la memoria del passato in un’etica del presente. Ancora una volta un grido, perché l’80 dei familiari non conosce la verità o ne conosce una parte. Eppure la verità passeggia per le nostre strade, c’è chi sa e ha visto. Senza memoria – ha concluso – non c’è giustizia”. (AGI)
MIK/ADV