“Le chiese sono sempre più vuote, e il motivo è semplice: chi rappresenta oggi la religione cattolica? Se a farlo sono gli integralisti come Jacopo Coghe, allora è chiaro perché sempre più persone si allontanano dalla fede”. A parlare è Francesca Pascale, ex compagna di Silvio Berlusconi, da anni impegnata nella difesa dei diritti civili e delle libertà individuali. La sua è una replica alle parole del vice presidente di Pro Vita & Famiglia, che ha attaccato la manifestazione dell’8 marzo a Napoli, definendo la raffigurazione della Madonna con una pillola abortiva “un atto di vilipendio della religione”.
“Non mi è piaciuta quell’immagine, perché non credo che offendere i simboli religiosi sia il modo giusto per affermare un diritto. Ma trovo ancora più grave l’atteggiamento di chi usa la fede come un’arma per attaccare le libertà individuali. Pro Vita non difende la religione, la strumentalizza. E questo è il vero problema”, dice all’AGI Pascale. Poi, un affondo sull’ipocrisia di certe battaglie: “Si preoccupano tanto di difendere la maternità, ma poi ignorano completamente i problemi reali delle donne. Se avessero davvero a cuore la famiglia e la vita, dovrebbero battersi per più diritti, più servizi, più supporto sociale, non per limitare la libertà altrui. La religione dovrebbe essere inclusione, non oppressione”.
Infine, una stoccata a Coghe. “Dice che il femminismo odia la cultura cristiana? La verità è un’altra: il loro fondamentalismo religioso è un’operazione politica mascherata da fede. E chi usa la religione per fare guerra ai diritti degli altri non sta difendendo la fede, la sta distruggendo. E infatti le chiese sono sempre più vuote”, conclude Pascale. (AGI)