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M.O.: Tajani ad ambasciatori, “in prima linea per tregua”

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“L’Italia continua a seguire in prima linea l’evolversi della situazione in Medio Oriente”: in una riunione in videoconferenza con gli ambasciatori in Libano, Israele, Giordania, Egitto, Iran, Iraq, Arabia Saudita, Qatar, Emirati Arabi Uniti, Bahrein, Kuwait e Oman, oltre al Console Generale a Gerusalemme, il ministro degli Esteri Antonio Tajani ha voluto “fare un punto sulla situazione politica e di sicurezza in Medio Oriente e dell’azione italiana per favorire la pace e la stabilità nella regione”. E’ quanto si legge in una nota della Farnesina. “Nonostante gli sforzi per il cessate il fuoco, osserviamo con preoccupazione un aumento dell’intensità degli scontri a Gaza e lungo la Linea Blu” ha proseguito il ministro.
La riunione ha permesso di passare in rassegna la dinamica in atto a livello regionale, con particolare attenzione sul negoziato facilitato dagli Stati Uniti, sul processo politico in Libano e sulla situazione di sicurezza nei Paesi limitrofi al conflitto come Giordania e Iraq. Sul fronte dell’azione diplomatica italiana il ministro ha ricordato la sua missione a Gerusalemme e Ramallah e osservato che “la conferenza umanitaria promossa in occasione del G7 di Pescara ha visto un importante successo riunendo nello stesso evento rappresentanti di Libano, Israele e Autorità Palestinese”. Il titolare della Farnesina ha esortato gli Ambasciatori riuniti a proseguire nell’azione di sensibilizzazione di tutti gli interlocutori regionali per contribuire ad arrivare ad un cessate il fuoco. “Il prossimo G7 dei Ministri degli Esteri a Fiuggi e le giornate dei Dialoghi Mediterranei a fine novembre rappresentano un importante momento a tal fine”.
Tajani ha sottolineato l’impegno umanitario italiano verso la regione, a partire dall’iniziativa “Food for Gaza”. “L’Italia continua ad essere impegnata per cercare di alleviare la sofferenza delle popolazioni colpite dal conflitto. Siamo pronti a fare la nostra parte anche per la futura ricostruzione della Striscia e del Libano, contribuendo alla sicurezza e la stabilità di Israele attraverso la presenza dei nostri militari di UNIFIL” ha indicato il Vice Presidente.
Nel corso della riunione particolare attenzione è stata infine posta al tema della sicurezza dei connazionali e del personale italiano impegnato nelle diverse Sedi diplomatiche e nelle missioni militari nella regione, conclude la nota della Farnesina. (AGI)