In occasione della giornata mondiale dell’Istruzione, che ricorre oggi, organizzazioni non governative e associazioni hanno lanciato l’allarme per i bambini di Gaza. In base ai dati forniti dall’Unicef l’8 gennaio scorso, 433 mila bambini sono impossibilitati dal poter andare a scuola a causa dei massicci bombardamenti israeliani che hanno distrutto almeno 270 scuole e reso impossibile il lavoro di 16 mila insegnanti. Le scuole che non sono state colpite sono state utilizzate come rifugio dagli sfollati. Secondo dati pubblicati oggi da Middle East Eye 625 mila bambini si trovano nelle condizioni di non poter andare a scuola e non avere accesso all’istruzione. Al dramma delle scuole distrutte si somma la tragedia dei trami psicologici, in particolare disturbi dell’attenzione causati da stress e da eventi traumatici, oltre alla perdita della casa e alle difficolta’ ancora maggiori che riguardano i tantissimi bambini che hanno subito amputazioni o sono rimasti orfani. Sempre l’Unicef calcola che, fino all’8 gennaio, almeno 4.275 studenti abbiano perso la vita sotto le bombe israeliane e con loro 227 insegnanti. Prima dell’inizio del conflitto, in base ai dati forniti dal ministero della Salute palestinese, piu’ del 50% dei 2.2 milioni di abitanti della Striscia di Gaza erano minorenni. (AGI)
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