Sedici bambini sono stati feriti in un bombardamento israeliano sui villaggi nel sud del Libano in rappresaglia agli attacchi compiuti da Hezbollah contro il nord di Israele.
Una fonte del Comitato sanitario islamico, affiliato al movimento libanese, ha affermato che “16 bambini di età compresa tra i 4 e i 14 anni sono stati portati in ospedale a causa delle ferite riportate” durante un attacco effettuato “da un aereo da guerra israeliano”.
La National News Agency (ANI) ha riferito che un raid israeliano ha provocato il ferimento di sette persone nella città di Siddiqin, nella regione di Tiro.
Il movimento sciita, che ha reso nota la morte di due combattenti uccisi ieri da Israele, ha riferito di aver effettuato un attacco aereo “utilizzando droni esplosivi mirando alle posizioni di ufficiali e soldati nemici”.
L’attacco è una “risposta” all’attacco di un drone contro una motocicletta a Majdal Selm che ha provocato il ferimento di due persone. L’esercito israeliano ha confermato in un comunicato che “due terroristi Hezbollah che operavano nella regione di Majdal Selm sono stati colpiti da un aereo”.
Oggi gli aerei israeliani hanno colpito diverse aree del sud del Libano e le forze armate dello stato ebraico hanno comunicato di aver colpito ieri sera “importanti installazioni” di Hezbollah nel sud del Libano, in particolare ad Adloun, a 30 chilometri dal confine, “in risposta a colpi di arma da fuoco verso il nord di Israele. L’attacco è costato la vita a una donna e il ferimento di altre che si trovavano in una casa “completamente distrutta” nell’attacco di un drone. (AGI)
UBA