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M.O.: dall’inizio della guerra uccisi 17 dipendenti agenzia Onu

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Almeno 17 dipendenti dell’agenzia delle Nazioni Unite per i rifugiati palestinesi (Unrwa) sono morti nella Striscia di Gaza dall’inizio della guerra tra il movimento islamico Hamas e Israele.
“Finora è stata confermata la morte di 17 nostri colleghi in questa guerra brutale. Sfortunatamente, il numero reale sarà probabilmente più alto”, ha scritto in una nota il commissario generale dell’UNRWA, Philippe Lazzarini. Lazzarini ha ribadito che “la protezione dei civili è un obbligo assoluto in ogni momento”, così come l’integrità delle strutture e dei locali dell’Onu e delle infrastrutture civili.
“La vita di tutti i civili, l’integrità di tutte le strutture e sedi delle Nazioni Unite, nonché le infrastrutture civili, compresi gli ospedali, devono essere protette dai danni e tutelate in ogni momento ai sensi del diritto internazionale umanitario”, ha sottolineato Lazzarini in un nota in cui ha ricordato che dall’inizio della guerra l’Unrwa ha regolarmente fornito a tutte le parti interessate le coordinate di tutte le sue strutture in tutta la Striscia di Gaza.
“Tuttavia, almeno 35 strutture sono state colpite finora, alcune direttamente. Alcuni dei nostri dipendenti sono stati uccisi con le loro famiglie mentre dormivano nei loro letti a casa,” ha detto.
Sono già 1,4 milioni, quasi due terzi dei 2,2 milioni di persone che popolano la Striscia, i palestinesi che hanno lasciato le proprie case secondo i dati odierni dell’Ufficio delle Nazioni Unite per il coordinamento degli affari umanitari (Ocha).
Circa 544.000 hanno trovato rifugio nelle strutture dell’Unrwa.
Di fronte a questa situazione, il commissario generale ha ribadito che la protezione dei civili è un “obbligo giuridico non negoziabile”, così come “l’astensione dall’attaccare strutture civili”, come ospedali, scuole, luoghi di culto e abitazioni, oltre a quelle di personale di sicurezza Unrwa.
“Mi associo agli appelli del Segretario Generale delle Nazioni Unite affinché tutte le parti raggiungano un urgente cessate il fuoco umanitario. Questa è l’unica via d’uscita da questo caos; qualsiasi altra strada farà precipitare Gaza – e il mondo – in abissi insondabili e oscuri”, ha concluso.