In una lettera inviata oggi al ministro della Giustizia Carlo Nordio, Amnesty International ha espresso profonda preoccupazione per il procedimento di estradizione verso Israele attualmente in corso nei confronti di Anan Ya’eesh, un cittadino originario di Tulkarem, nella Cisgiordania occupata, e legalmente residente in Italia. Amnesty International – si legge in una nota – ritiene che, a causa della natura sistematica della tortura e degli altri maltrattamenti nei confronti dei palestinesi condannati o in attesa di giudizio nelle carceri israeliane, se estradato Anan Ya’eesh rischierebbe di essere torturato o sottoposto ad altri maltrattamenti. Se autorizzata – scrivono gli attivisti per i diritti umani – l’estradizione di Anan Ya’eesh violerebbe gli obblighi di diritto internazionale dell’Italia, in particolare il principio di non-refoulement (non respingimento), che sanciscono il divieto di trasferire una persona in un luogo dove rischierebbe concretamente di subire gravi violazioni dei diritti umani, quali sono la tortura e gli altri maltrattamenti. Il divieto di tortura e di altri maltrattamenti e l’obbligo di non respingimento, ha sottolineato Amnesty International, sono assoluti e non consentono alcuna eccezione, neanche per motivi di sicurezza nazionale. (AGI)
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