Il presidente dell’Autorità nazionale palestinese Abu Mazen è atterrato in Egitto per incontrare il suo omologo, Abdel Fattah al-Sisi, con il quale discuterà lunedì le modalità per porre fine alla guerra nella Striscia di Gaza e per alleviare la catastrofe umanitaria in cui è impantanata l’enclave. L’ambasciata palestinese al Cairo ha affermato che la visita segue a un invito di al-Sisi, con l’obiettivo di “discutere forme di cooperazione bilaterale per fermare immediatamente e in modo sostenibile la guerra genocida condotta da Israele”. Nel corso dell’incontro si parlerà anche degli sforzi internazionali per porre fine alla catastrofe umanitaria a Gaza e per “prevenire lo sfollamento del popolo palestinese dalla propria terra”.
L’Egitto ha denunciato in più occasioni le “intenzioni” di Israele di trasferire con la forza la popolazione di Gaza verso la penisola del Sinai, che confina a sud della Striscia, qualcosa che il Cairo ha descritto come una “linea rossa”. Allo stesso modo, sarà ancora una volta al centro dell’attenzione la soluzione dei due Stati, che prevede la creazione di uno Stato palestinese indipendente basato sui confini tracciati nel 1967 con Gerusalemme Est come capitale. Lo Stato palestinese, secondo la nota, sarebbe guidato da solo dall’Organizzazione per la Liberazione della Palestina (Olp), “l’unico rappresentante legittimo del popolo palestinese dentro e fuori la Palestina”, si legge senza menzionare le fazioni palestinesi o il gruppo islamico.
L’Egitto, mediatore storico tra Israele e Palestina, negli ultimi mesi si è adoperato per porre fine alla guerra iniziata il 7 ottobre, sostenendo anche la riconciliazione tra le diverse fazioni palestinesi. L’arrivo di Abu Mazen al Cairo avviene nello stesso giorno in cui la Giordania ha annunciato che si sta coordinando con diverse capitali arabe per elaborare un piano, basato sulla soluzione dei due Stati, per porre fine alla guerra nella Striscia di Gaza e risolvere il conflitto tra Israele e Palestina. (AGI)
FRA