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M.O.: a Washington decine di migliaia alla “Marcia per Israele”

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Decine di migliaia di persone si sono radunate oggi al National Mall di Washington in segno di solidarietà con Israele, attaccata da più parti per la dura risposta militare a Gaza, seguita al massacro di israeliani compiuto il 7 ottobre da Hamas. L’evento, chiamato “March for Israel”, arriva dopo numerosi episodi di antisemitismo e cortei contro Israele e a favore della Palestina organizzati in molte città degli Stati Uniti, tra cui New York.
“Non c’è causa più grande di questa – ha dichiarato, in collegamento telefonico con la piazza, il presidente israeliano Isaac Herzog – oggi siamo insieme come famiglia. Stati Uniti e Israele non sono mai stati così vicini come ora”.
Eric Fingerhut, presidente della Jewish Federations of North America, una delle organizzazioni che hanno allestito la marcia di solidarietà, dice che quello di oggi servirà a “far capire ai politici di Washington” che la “stragrande maggioranza degli americani” sostiene Israele. Sono arrivati a decine di migliaia – secondo gli organizzatori sono circa centomila, ma qualcuno sostiene che siano in sessantamila – da Los Angeles, Houston, Boston, Philadelphia, New York, dal New Jersey. Molti di loro erano avvolti dalla bandiere bianche e blu di Israele. “E’ un messaggio di unità”, ha commentato Tamara Wilkof, 71 anni, arrivata da Cleveland, Ohio, ma ha anche ammesso che la gente è stata motivata a partecipare per rispondere all’antisemitismo che si sta diffondendo in America. Tra le persone attese a parlare dal palco, allestito sotto il Mall, c’erano il nuovo Speaker della Camera, il Repubblicano Mike Johnson, il leader della maggioranza al Senato, il Democratico Chuck Schumer, e altri rappresentanti del Congresso. Molte le misure di sicurezza per evitare incidenti. Erano vietati i supporti per scattarsi selfie, aste per bandiere e persino gli ombrelli, anche se oggi, in una giornata di sole pieno, sarebbero stati inutili. (AGI)

NWY/MAL