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L’uso dei social media fra i giovani: pro, contro e soluzioni per un utilizzo equilibrato.

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di Claudia Fresta

I social media sono ormai parte integrante della vita quotidiana di milioni di persone, soprattutto giovani. Attraverso piattaforme come Instagram, TikTok, Facebook e Twitter, i giovani possono connettersi, condividere e scoprire nuove informazioni in tempo reale. Tuttavia, come ogni tecnologia, l’uso dei social media presenta sia vantaggi che svantaggi.
Tra i vantaggi annoveriamo la connessione e la socializzazione, l’esplorazione di interessi, lo sviluppo di una coscienza sociale ed un accesso rapido alle informazioni.
I social media permettono ai giovani di mantenere i contatti con amici e familiari, anche a distanza. È possibile conoscere persone con interessi comuni, appartenere a gruppi tematici e sentirsi parte di una comunità. Questo è particolarmente utile per coloro che si sentono isolati o che hanno difficoltà a socializzare nella vita reale. Le piattaforme social, inoltre, sono un ottimo strumento per i giovani che desiderano esprimere la propria creatività attraverso foto, video e scrittura.
I social offrono accesso a informazioni e risorse in ambiti come musica, arte, moda e tecnologia, stimolando la curiosità degli utenti ed aiutandoli a sviluppare nuove competenze. I giovani vengono spesso a contatto con campagne sociali e movimenti globali attraverso i social media: questo li rende più consapevoli su temi come il cambiamento climatico, i diritti umani e la giustizia sociale, incoraggiandoli a partecipare attivamente. I social media rendono anche possibile una diffusione veloce delle informazioni e permettono ai giovani di aggiornarsi su eventi di attualità, nuove tendenze o innovazioni tecnologiche.
A fronte di questi aspetti positivi, uno degli effetti più discussi dell’uso dei social è la dipendenza. L’uso eccessivo può generare ansia, depressione e una bassa autostima, poiché i giovani tendono a confrontarsi, spesso sminuendosi, con modelli non reali, creati appositamente per creare hype sul web. La paura di essere tagliati fuori, di perdere qualcosa (il cosiddetto FOMO, ossia “Fear Of Missing Out”) e la pressione sociale possono condurre a un utilizzo ossessivo delle piattaforme. Il pensiero costante che ne scaturisce è quello che gli altri stiano facendo qualcosa di più interessante rispetto a noi, generando nei più giovani stati emotivi negativi.
I social media, tra l’altro, espongono i giovani a fenomeni di cyberbullismo e a rischi legati alla privacy. Spesso i ragazzi, soprattutto i più giovani, sono vulnerabili a commenti offensivi, minacce e molestie online. Inoltre, la condivisione di informazioni personali può rendere i giovani bersagli di abusi o manipolazioni, trend sempre più in crescita.
Le piattaforme social sono anche veicoli di fake news e contenuti inappropriati, che possono influenzare negativamente i giovani, soprattutto i più sensibili. La mancanza di filtri efficaci o di un controllo parentale può rendere difficile distinguere le informazioni affidabili da quelle false, compromettendo la capacità critica dei più piccoli.
L’uso eccessivo dei social media ha come effetto negativo anche il portare ad un isolamento sociale nella vita reale. Molti giovani, infatti, tendono a preferire l’interazione virtuale rispetto a quella faccia a faccia, con conseguenze sulla loro capacità di sviluppare competenze sociali e relazionali.
Per ridurre i rischi associati all’uso eccessivo dei social media, sarebbe auspicabile adottare una serie di strategie e iniziative.
Le scuole e le famiglie, ad esempio, dovrebbero promuovere un’educazione digitale che aiuti i giovani a capire i rischi e i benefici dei social media. Questo include insegnare loro a riconoscere fake news, a proteggere la propria privacy e a sviluppare una coscienza critica rispetto ai contenuti che consumano. Tra l’altro, molti dispositivi e applicazioni sociali offrono la possibilità di monitorare e limitare il tempo trascorso online. I giovani possono utilizzare queste funzionalità per stabilire dei limiti di utilizzo quotidiano o settimanale, evitandone così un uso eccessivo.
È importante che i giovani trovino il giusto equilibrio tra il tempo trascorso online e quello offline: attività come sport, lettura, escursioni o partecipazione a eventi culturali possono essere incoraggiate dalla scuola e dalle famiglie come valide alternative ai social.
Le scuole e le istituzioni dovrebbero mettere a disposizione risorse di supporto psicologico per i giovani che mostrano segni di disagio legati all’uso dei social media poiché l’intervento di professionisti può aiutare i ragazzi a riconoscere i propri problemi e a trovare strategie di coping efficaci.
I genitori possono svolgere un ruolo fondamentale nel guidare i propri figli verso un uso responsabile dei social media. Essere modelli positivi, dialogare apertamente sui rischi e impostare regole chiare può favorire un approccio più equilibrato che aiuti i più piccoli e gli adolescenti
I social media possono rappresentare una risorsa preziosa per i giovani, ma il loro uso eccessivo o irresponsabile può avere conseguenze significative. Un approccio consapevole, supportato da educazione digitale, limiti chiari e attività alternative, può aiutare a massimizzare i benefici dei social media e ridurre i loro effetti negativi. Solo attraverso un equilibrio tra vita online e offline, i giovani potranno sfruttare al meglio il potenziale di queste piattaforme senza sacrificare il proprio benessere psicologico e sociale.