AGI – Prenderà il nome di ‘RebuildUkraine’ il piano di ricostruzione dell’Ucraina proposto dalla Commissione europea per individuare i settori prioritari a cui destinare i finanziamenti a favore di Kiev. Il piano di lungo periodo è affiancato da un nuovo sostegno da erogare nel 2022 con un’assistenza macrofinanziaria sotto forma di prestiti fino a 9 miliardi di euro, che si sommeranno ai contributi degli altri partner internazionali.
“I pagamenti avverrebbero con rate a lunga scadenza e interessi agevolati grazie alla garanzia del bilancio dell’Unione”, si precisa nel documento Ue. A tal fine, gli Stati membri dovrebbero concordare di mettere a disposizione garanzie supplementari, si evidenzia nella proposta. Un piano che andrà a sommarsi ai contributi già erogati a favore del Paese invaso dalla Russia.
“Oggi la Commissione europea definisce un percorso per aiutare una nuova Ucraina a risorgere dalle ceneri della guerra, proprio come la nostra Unione è emersa dalle macerie del 1945. Insieme alle autorità ucraine e in collaborazione con i nostri partner internazionali, mobiliteremo i fondi. L’Ucraina ha bisogno di superare questa tempesta e di ‘ricostruire meglio’ la sua infrastruttura economica e sociale”, ha spiegato il commissario europeo all’Economia, Paolo Gentiloni.
“Possiamo già prevedere quattro pilastri principali per questo sforzo:
Dall’inizio dell’aggressione, l’Ue ha mobilitato circa 4,1 miliardi di euro per sostenere Kiev con misure di assistenza macrofinanziaria, sostegno al bilancio, assistenza emergenziale, risposta alle crisi e aiuti umanitari. Le misure di assistenza militare attuate nell’ambito dello European Peace Facility ammontano invece a 1,5 miliardi di euro.
Oltre alle misure di sostegno immediato, la Commissione ha proposto una Piattaforma per la ricostruzione dell’Ucraina sotto la guida congiunta della Commissione europea e del governo ucraino.
La Piattaforma fungerebbe da organismo di governance generale incaricato di sottoscrivere un piano di ricostruzione elaborato e attuato dall’Ucraina, cui l’Ue fornirebbe un sostegno in termini di capacità amministrativa e assistenza tecnica. Di qui l’ulteriore proposta del piano di ricostruzione RebuildUkraine sottoscritto dalla piattaforma ed elaborato a partire da una valutazione delle esigenze.
RebuildUkraine “sarebbe la base di cui l’Unione europea e gli altri partner si servirebbero per individuare i settori prioritari cui destinare i finanziamenti e i progetti specifici. La piattaforma coordinerebbe le fonti e le destinazioni dei finanziamenti per ottimizzarne l’impiego e monitorerebbe i progressi dell’attuazione del piano”, si legge nella proposta. RebuildUkraine sarebbe uno strumento integrato nel bilancio dell’Ue.
Una caratteristica che, a detta della Commissione, ne garantirebbe “la trasparenza, la responsabilità e la sana gestione finanziaria” oltre a “un chiaro collegamento con gli investimenti e le riforme”.
Un piano che si basa “sull’esperienza acquisita dall’Ue” con il Recovery Fund “adattandola tuttavia alle sfide senza precedenti della ricostruzione e dell’accompagnamento dell’Ucraina sul suo percorso europeo”. In ogni caso “si darà particolare rilievo alle riforme a favore dello Stato di diritto e alla lotta contro la corruzione, e nel contempo gli investimenti allineati alle strategie e norme dell’Ue in materia di clima, ambiente e digitale aiuteranno l’Ucraina a rinascere più forte e più resiliente dalla devastazione dell’invasione russa”.
Source: agi